SCI - Niente accordo con la Fisi, gare in Italia a rischio!

01 Luglio 2011


SCI - Fumata nera. I comitati organizzatori di Coppa del Mondo di sci di Alta Badia, Val Gardena, Madonna di Campiglio e Cortina d'Ampezzo non hanno trovato l'accordo con la Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) per i diritti della gare che adesso sono a rischio. La Fisi chiedeva il 45% sui proventi dei diritti televisivi, come deliberato dal Consiglio federale, ma questa cifra secondo chi si occupa di organizzare le gare rende impossibile l'organizzazione delle stesse ai livelli richiesti universalmente dalla Fis (Federazione internazionale sci): il rischio sarebbe quello di essere allontanati per sempre dal circuito. I comitati hanno espresso rammarico «Per il mancato accordo con la Federazione sui diritti televisivi per il prossimo quinquennio 2011-2016 a soli quattro mesi dall'inizio della Coppa del Mondo. Non riusciamo a capire quale sia la strategia della nostra federazione. La proposta dei comitati organizzatori prevede il 35% (gare femminili) e il 40% (gare maschili) dei corrispettivi tv alla federazione e il 65%-60% all'organizzazione dell'evento. Alla quota si aggiungono servizi vari per gli sponsor della federazione. Si tratterebbe di un aumento del 30% in quattro anni a favore della federazione. Oltre questa quota non possiamo andare, perchè non c'è sostenibilità finanziaria». Il tempo, come dicono gli organizzatori stringe, visto che si dovrebbe gareggiare il 16 e 17 dicembre in Val Gardena, il 18 e 19 dicembre in Alta Badia, il 14 e 15 gennaio a Cortina d'Ampezzo. Secca la risposta del presidente della Fisi, Gianni Morzenti: «Le gare di Coppa del Mondo, oltre ad essere uno spettacolo sportivo di caratura internazionale, rappresentano uno straordinario strumento di promozione del territorio. Pertanto la Federazione non può farsi carico di pagare le spese per la promozione turistica. I fondi derivanti dai diritti tv, dalla pubblicità e dal marketing appartengono al 100% alla Fisi. Mi chiedo quanto costerebbe a queste località turistiche apparire in televisione per tutte le ore di copertura mediatica dell'evento». In più, secondo quanto spiega Morzenti la maggior parte delle altre federazioni non spartiscono le quote con chi organizza se non in parte minima. «Mi auguro che in futuro, anche da parte degli organizzatori, vi sia la disponibilità a collaborare in un clima di dialogo», ha concluso il presidente.

di Andrea Greco
01 Luglio 2011

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