SCI FONDO - Federico Pellegrino nella storia, sua la Coppa nello Sprint

05 Marzo 2016


Federico Pellegridavosno ha concluso la sua stagione d'oro nel migliore dei modi, ovvero aggiudicandosi - primo italiano nella storia - la Coppa del mondo di sci di fondo nella specialità Sprint. L'atleta valdostano ha vinto quattro gare in stagione Davos, Dobbiaco, Lenzerheide e Planica, lottando in ogni gara per la vittoria, per la finale quando si trattava di tecnica classica.

A regalare i punti decisivi a Pellegrino la - pur sfortunata - gara di oggi disputata a Quebec City, in Canada. Federico è infatti uscito prima delle semifinali avendo urtato lo statunitense Newell, che era caduto davanti a lui. Ma tanto è bastato per aggiudicarsi la coppa di cristallo, complice il quarto posto di Northug, l'unico ancora in grado di impensierire l'azzurro. "E' stata una seconda parte di stagione molto difficile da gestire, però ho cercato di essere quanto più professionista per rimanere concentrato sia per l'allenamento sia per tutti gli aspetti che circondano la nostra professione - ha spiegato Pellegrino al termine della gara - Nonostante la seconda parte di stagione sia stata al di sotto delle attese, è una grande soddisfazione perchè le gare non erano più a mio vantaggio, sono arrivate le prove cittadine in tecnica classica, molto più ostiche per le mie caratteristiche ma alla fine ce l'ho fatta ugualmente. Ho un piccolo rammarico: avrei potuto chiudere con un bel risultato perchè lo sentivo nelle gambe, ho portato a casa un trofeo che nessuno aveva mai conquistato in Italia e strapparla ai nordici è una grande gioia".

Un risultato eccellente, inaspettato prima dell'inizio della stagione, che dà il via a una carriera che di sicuro sarà ricca di altri successi: Federico ha infatti solo 25 anni. "Non ci avrei creduto ad inizio stagione e invece è successo, significa essere competitivo per tutta una stagione e battere un campione come Northug è molto bello. Una dedica grande va agli sport invernali che quest'anno stanno andando molto bene e questa mia gemma impreziosirà la nostra stagione. L'anno scorso fui terzo, non pensavo che a 25 anni avrei centrato un obiettivo del genere, anche perchè era l'annata più difficile per farlo visto che, senza Mondiali ed Olimpiadi, era l'unico obiettivo degli sprinter. Il mio primo grazie va alla Federazione e alle Fiamme Oro, ma voglio ricordare anche il ruolo fondamentale che hanno la mia famiglia e la mia fidanzata Greta Laurent".

(foto:FISI/Pentaphoto)

di Andrea Greco
05 Marzo 2016

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DavosDobbiacoLenzerheide

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