SKIPASS 2014 - Panorama turismo: tendenze e dinamiche delle vacanze sugli sci

25 Ottobre 2014


Anche quest'anno a Skipass Modena, si tracceranno le tendenze per la stagione sciistica 2014-2015. ModenaFiera promuove infatti l’Osservatorio Italiano del Turismo Montano, realizzato da JFC nell’ambito del progetto Skipass Panorama Turismo. Un importante specchio sul funzionamento del turismo bianco sulle nostre alpi basato su un panel di 56 stazioni turistiche di 14 regioni alpine e appenniniche, coinvolgendo tutti gli attori della filiera, dagli operatori alberghieri ed extra alberghieri, alle scuole sci, le società che gestiscono piste e impianti di risalita, agenzie, ristoranti ... Purtroppo, dopo una stagione estiva pessima soprattutto per le avverse condizioni meteo, tutte le stazioni faticano a vedere segnali positivi per la prossima stagione invernale in cui, come sempre, le due incognite: neve e tempo bello nei weekend, saranno determinanti. Gli investimenti, fino a qualche anno fa continui e consistenti sono ora ridotti all'osso; solo 1l 14% delle destinazioni turistiche si presenta infatti al via della stagione dello sci con novità sostanziali. Regna insomma l'incertezza, basata soprattutto sui segnali di ripresa economica che stentano a farsi vedere e sugli imprevedibili sviluppi della crisi russa. In generale però si parla di indicatori economici in salita per il comparto della Montagna Bianca, che rappresenta l’11,3% del sistema turistico italiano. Per la stagione invernale 2014/15 le previsioni e gli indicatori segnano un fatturato pari a circa 9,9 miliardi di Euro, con un incremento del +3,2% (arrivi) e +3,8% (presenze), mentre il fatturato subirà un incremento minore, di poco inferiore a 2 punti percentuali. Quello che potrebbe crescere è il turismo montano non legato alla pratica dello sci o di qualche altro sport: sarebbero 780 mila gli italiani che sarebbero disposti per la prima volta a trascorrere un soggiorno invernale in montagna, solo per piaceri legati ai paesaggi, alla gastronomia, al relax. Questi sono stati definiti Slons ovvero "snow lovers no skiers" e potrebbero portare nuovo fatturato per 268 milioni di euro. Tornando alle località sciistiche si nota la riscoperta delle piccole stazioni: buon rapporto qualità/prezzo, meno caos anche in alta stagione e rapporti umani più famigliari. Dall'altro lato è costante il consolidamento della leadership delle detonazioni top che offrano servizi d'alta gamma, un'immagine vincente e tante opportunità per lo sci. Il tutto in una domanda sempre più destrutturata, attenta alla flessibilità e soprattutto all'offerta e alla promozione e sempre più indirizzata al turismo mordi e fuggi, con la durata media dei soggiorni che tende sempre a diminuire. Altre tendenze che sono state registrate sono: lo sviluppo delle località destinate alla famiglia, quindi dimensioni medio piccole, quote non troppo elevate, attenzione ai bambini, dall'hotel alle piste. Ci sono poi località “disabled welcoming": i clienti diversamente abili possono rappresentare un’opzione promettente e nascono così servizi e sistemi di accoglienza, nonché facilitazioni per accoglierli nella maniera migliore. Sono 122.000 solo in Italia i potenziali sciatori disabili. Tra le discipline sportive sulla neve si nota poi la costante crescita delle discipline libero, quindi economiche e che permettono un contatto più diretto e verace con la natura. Quindi sci alpinismo, ciaspole, nordic walking Infine la casistica delle migliori stazioni turistiche. Madonna di Campiglio sarebbe la migliore a livello generale, Ortisei la migliore per i servizi e Cortina per l'immagine.

di Andrea Greco
25 Ottobre 2014

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