Nella bozza del Dpcm c'è la chiusura degli impianti sciistici, ma le Regioni non ci stanno

24 Ottobre 2020


Nella bozza del nuovo Dcpm c'è anche la chiusura degli impianti sciistici. Nelle misure che il Governo sta pensando di attuare per limitare la crescita di contagi di Coronaviurs sono citati anche gli impianti sciistici.

Attualmente in Italia si scia al Passo dello Stelvio, in Val Senales a Solda e a Cervinia. Lo Stelvio è stato aperto tutta estate per lo sci estivo, la Val Senales dal 18 settembre mentre Solda ha aperto la stagione invernale venerdì e oggi Cervinia. Le code alle biglietteria di Cervinia di questa mattina hanno fatto il giro del web nonostante la giornata sugli sci si sia poi svolta in tranquillità con 2000 sciatori distribuiti su diversi impianti senza alcun problema di code e sovraffollamenti.

Il prossimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri tuttavia prevede la chiusura di palestre, piscine e al momento anche degli impianti di risalita. Se il provvedimento sarà confermato sarà un duro colpo per il turismo visto che la stagione sciistica, nel giro di poco più di un mese, avrebbe avuto il via su tutte le Alpi.

Le Regioni hanno però chiesto di togliere dal decreto il punto relativo agli impianti sciistici, per domani è previsto il discorso del Presidente Conte.

di Redazione DoveSciare.it
24 Ottobre 2020

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Commenti sull'articolo

Inviato da Bruno il 25 Ottobre 2020
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ma quanti morti ci sono nella seconda ondata? Ma smettetela di terrorizzare i cittadini il 95% dei contagiati sono ASINTOMATICI il che significa che non sono malati. io dire che tutti a cominciare dal governo le regioni dovete dare le dimissioni per incapacità a risolvere i problemi emergenziali voglio capire la prima ondata dove eravamo impreparati ma la seconda ondata tutti sapevano del ritorno del covid-19 in più adesso con l'inverno avremo anche il virus influenzale quindi staremo chiusi in casa per 6° mesi.. ma stiamo scherzando? avete messo in ginocchio l'economia calpestato la costituzione leso la nostra libertà tutti andatevene a casa anzi a zappare la terra B.F.

In risposta a:

Inviato da Filippo il 25 Ottobre 2020
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Sono degli incapaci,e direi loro sono dei criminali perché mentre per il virus alcune procedure mediche stanno avendo un buon risultato,questi stanno ammazzando l'economia e tanti piccoli artigiani ,commercianti,ristoratori, baristi...moriranno non solo imprenditorialmente ma anche nella verità e la mortalità sarà più alta di quella del covid..quindi sono dei criminali pagati dalle grosse lobby che stanno comprandosi il mondo con due soldi....

Inviato da Fabiano Pigola il 25 Ottobre 2020
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Anche io scio e amo gli sport all'aria aperta.
Purtroppo però bisogna ammetter che sono in rapida ascesa sia morti che terapie intensive, abbiamo già passato i valori post lock down del 9 marzo.
Valori rilevabili su google, lab24, gimbe, iss e ovunque si voglia vedere la triste realtà.
E nessuno stato più avanzato dell'Italia è esente da problemi(la Svizzera ha deciso di poter sacrifcare gli anziani se mancassero le terapie intensive)

Inviato da Luca il 25 Ottobre 2020
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Caro Fabiano,
partendo dagli approsimativi numeri del tuo post (ma teniamoli buoni), su una popolazione di 62mln di italiani il 5% è rappresentato da 3.100.000 persone: le portiamo tutte in ospedale?
Rassegnamoci, come tutte le epidemie storiche (anche la peste del Manzoni) bisogna limitarsi da vivi allo stretto necessario, e non cercare gli untori che esistono solo nel nostro pensiero per tranquillizzarci.
Scritto da chi tutti i we, festività e ferie è sempre andato a sciare.

Inviato da Gianfranco il 25 Ottobre 2020
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Partiamo dal presupposto che gli impianti a fune sono classificati come mezzi di trasporto con tutte le normative e i contratti di lavoro di categoria quindi equiparati a un tram un autobus una metro o qualsivoglia mezzo di trasporto.
Forte di questo perché non chiudiamo anche tutto il trasporto pubblico in città dove code e sovraffollamento sono di tutti i giorni la normalità ?
Finiamola di dire e fare discriminazioni definendo come untoria gente che lavora onestamente e che ha investito soldoni per adeguarsi e poi una banda di incapaci vuole privare anche dell’aria pulita delle nostre montagne le persone che vivono la città tutta la settimana.
Vergogna
Mettere in ginocchio a prescindere intere vallate e regioni con l’indotto che procura lo sci e gli impianti a fune.
Ma chi li ha votati sti pazzi?

Inviato da Mario il 25 Ottobre 2020
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Il decreto rilancio di maggio prevedeva l'aggiunta di 3500 posti letto di terapia intensiva. Al 9 ottobre ne sono stati realizzati solo 1259. La letalità del Covid è soliopdello 0,8 % mentre quella della banale influenza è dello 0,1 %. Secavessero attuato quanto promesso staremmo molto più tranquilli. Il nostro governo non è composto solo da incapaci ma anche da parolai e ci stanno mandando sul lastrico

Inviato da 3joliemiss il 25 Ottobre 2020
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Come mai a luglio e agosto vigeva il"liberi tutti" ammassati su spiagge ,apericena a gogò,e ristoranti affollati per salvare la stagione dei "poveri" liguri e altre regioni costiere, e ora giro di vite per le attività invernali? Forse gli amanti della montagna, sono cittadini più infestanti,o per i politici che ci governano ( tutti del centro sud) ,il turismo invernale è poca cosa e non apporta abbastanza consenso? Scio da una vita,nessuno mi toglierà la montagna,non mi piegherò al telo di mare sulla spalla,sole sabbia ,cozze e vongole!