Collegamento Cervinia - Monterosa, le potenzialità del progetto e i primi passi concreti

28 Luglio 2022

© Fotografia - Vista del vallone dal colle delle Cime Bianche Superiore


Collegare con impianti cinque valli per moltiplicare le potenzialità turistiche di Valtournenche, Val d’Ayas, la valle di Gressoney, la valle di Alagna e quella di Zermatt.

Il Collegamento tra Cervinia-Valtournenche e Monterosa Ski è un idea di cui da anni si parla e che a ottobre, con la presentazione del primo studio di fattibilità avrà un’identità più precisa su cui si potrà lavorare con passi concreti.

Il potenziale di un comprensorio sciistico che va dal Piemonte al Canton Vallese e che ha nella Valle d’Aosta, con le iconiche montagne Cervino e Monte Rosa, il suo cuore è enorme. Due storiche località turistiche della Vallée sarebbero unite e porterebbero in dote i rispettivi collegamenti, creando il terzo bacino sciistico europeo per estensione e, più in generale, un comprensorio turistico dall’enorme appeal per 365 giorni l’anno.

“Collegare” è stata una parola chiave per il successo dei comprensori sciistici: unire zone montane ha sempre significato moltiplicare le opportunità e permettere lo sviluppo delle “Terre alte” creando valore e combattendo lo spopolamento. A maggior ragione in questo caso dove si otterrebbe un comprensorio sterminato, con grandi dislivelli e quote medie particolarmente elevate: in un solo caso le piste arrivano sotto i 1600 metri di quota, ovvero percorrendo il rientro ad Alagna.

Bruce McNeill

Bruce McNeill, presidente del Comitato Promotore Cervino Monterosa

Per promuovere il collegamento si è formato nel 2020 il Comitato Promotore Cervino Monterosa presieduto da Bruce McNeill. Nato in Belgio da padre scozzese e mamma inglese,  McNeill ha frequentato Cervinia fin da bambino. Oggi ci vive e ci lavora, come maestro di sci e come albergatore con il suo La Cresta Chalet.


Il possibile collegamento

“Due le ipotesi al momento - ci racconta McNeill - una prima vedrebbe una serie di cabinovie monofune a 10 posti con 4 stazioni: partenza da Frachey, una stazione in zona da definire, una a Sometta inferiore,  un’altra a Sometta Superiore e infine l’arrivo a Cime Bianche Laghi”.


In questo caso la seggiovia esaposto Gran Sometta, in costruzione quest’estate, sarebbe riposizionata nella ski area di Valtournenche.
Una seconda ipotesi prevede invece un "3S" che parte da Frachey, fa una fermata intermedia e poi sale fino a Sometta Superiore (arrivo della seggiovia in fase di realizzazione) e poi giù a Cime Bianche Laghi.

“In questo caso ci sarebbe una stazione in meno e molti meno pali di sostegno, quindi un impatto ambientale inferiore. Questa secondo tipologia sarebbe migliore anche per la velocità e la resistenza al vento”.


L’impatto ambientale


“In montagna ci lavoriamo, ci viviamo, e siamo chiaramente consapevoli che la natura sia il nostro primo asset e la sua tutela un valore irrinunciabile. Per questo siamo cercando di fare il tutto nella maniera meno invasiva possibile: non ci saranno nuove piste, i pali saranno il minor numero possibile e non saranno realizzate strade di cantiere, tutto sarà fatto con l’elicottero. I lavori dovrebbero durare due anni e gli impianti sarebbero ‘rimovibili’ ovvero con stazioni senza grandi opere in cemento armato”, spiega McNeill che puntualizza anche le problematiche legate all’area protetta che verrebbero attraversate dai nuovi impianti, ovvero la zona di tutela ambientale Natura 2000. “Con l’ipotesi ‘3S’ ci sarebbero solo 4 piloni nell’area protetta. Crediamo che i risvolti socio economici siano nettamente superiori al possibile impatto ambientale e in casi come questo è possibile che sia accordato un permesso di costruzione”.

La stessa area di protezione Natura 2000 include già alcuni impianti della ski area di Valtournenche.

Natura 2000 ghiacciai monterosa

La mappa Natura 2000 "Ghiacciai del Monterosa", clicca l'immagine per ingrandire

L’impatto socio economico

Una ski area o, meglio, un bacino turistico identificabile con il Cervino e il Monte Rosa ha potenzialità che sono sotto gli occhi di tutti. Da sud a nord delle Alpi passando tra località che hanno una lunghissima tradizione, enormi potenzialità - in alcuni casi ancora inespresse - e che andrebbero a formare uno dei comprensori maggiormente appetibili a livello internazionale. Pensiamo certamente allo sci, ma anche all’estate, al trekking, alle esplorazioni in mountain bike con l’ausilio degli impianti, ai semplici turisti che possono arrivare fino ai 3800 metri del piccolo Cervino.

“Si consoliderebbero 5000 posti di lavoro a collegamento ultimato - ha concluso Bruce McNeill - parliamo di quasi il 10% della forza lavoro valdostana. Questo progetto è un’occasione unica per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo nel nostro territorio”.

collegamento cervinia monterosa

Una rappresentazione puramente indicativa dell'ipotesi con 4 cabinovie monofune


I prossimi passi

Una volto ottenuto lo studio di fattibilità la palla passerà alla politica locale. Se da Aosta arriverà il via libera si dovrà eseguire un progetto esecutivo dopo aver fatto uno studio economico e uno di impatto ambientale. Quando tutti sarà pronto, per i lavori di costruzione ci vorranno due anni visto che si tratta di cantieri d’alta quota.

La ski area del futuro

A collegamento realizzato, come abbiamo detto, ci si potrebbe spostare da Alagna fino a Zermatt con gli impianti di risalita anche se, pensando alla configurazione attuale degli impianti, in particolare nella zona Monterosa Ski, potrebbero sorgere alcune criticità. Se con la realizzazione del nuovo 3S che dal Plateau Rosà porta al Piccolo Cervino una mobilità snella e veloce è assicurata da Frachey fino alla Svizzera (la portata della funivia del Plateau Rosà di 1450 persone non è troppo elevata ma non è l’unica via per arrivare nella ski area di Zermatt), più difficoltosa, sulla carta, sarà la mobilità dalla Val d’Ayas verso Gressoney e da lì fino ad Alagna dove già con l’attuale flusso di traffico interno al Monterosa Ski i collegamenti non sono ottimali. Pensiamo in particolare alla funicolare di Frachey che non è servita da una pista e dalla seggiovia quadriposto Alpe Mandria che deve essere presa, già oggi, sia per spostarsi da Champoluc a Gressoney ma anche per chi si muove in senso contrario. Due impianti che devono essere presi in entrambi i sensi potrebbero rappresentare il classico “collo di bottiglia”, insomma. Certo è tuttavia che progetti del calibro del collegamento tra Monterosa e Cervinia hanno una portata tali da fungere da potenziale volano per sviluppi futuri.

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(Francesco Lovati)

di Redazione DoveSciare.it
28 Luglio 2022

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