ops..scusate

, dimenticavo che per leggerlo bisogna essere loggati a Funivie.org, per cui riposto il testo integrale anche qui.
Tenete presente che mi rivolgevo ad un utente, per cui rispondevo più o meno punto per punto ad una serie di sue osservazioni...dunque se trovate frasi del tipo "riguardo a quanto affermavi...." sappiate che è per questo.

Ciao
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....Approfitto del tuo intervento per esporre il mio PERSONALE punto di vista in merito a questo collegamento. Ed essendo considerazioni personali, possono essere discutibili. Se poi altri utenti del forum vorranno esprimere le loro, immagino siano ben accette. E' chiaro che quanto segue non ha niente di personale contro di te e mi scuso sin d'ora se a volte divagherò un po’ dall’argomento centrale del topic.
Non ho mai nascosto che secondo me il collegamento Pinzolo-Campiglio non è prioritario per lo sviluppo della zona. E con il termine “zona” intendo sia il paese di Pinzolo sia quello di Campiglio (dopotutto si tratta dello stesso comune), e perché no anche l’intero ambito turistico della val Rendena.
Ho sempre ribadito come a mio avviso fosse più importante sviluppare nuove piste nelle singole ski area, prima di pensare a collegarle. Soprattutto l’avere nuove piste è vitale per Madonna,visto che l’ultima pista costruita è, mi pare l’Amazzonia più una ventina d’anni or sono.
Da anni Campiglio rivendica una pista “tosta”, che possa costituire un richiamo per gli sciatori e il movimento dello sci (come ad esempio accade per la Gran Risa in Badia). Purtroppo a detta degli esperti non è possibile, sia per l’orografia (alcuni versanti come lo Spinale sono troppo ripidi , altri troppo piatti, altri ancora a rischio valanghe), sia per il fatto che il territorio circostante è punteggiato da aree protette e da SIC . Magari si potessero tracciare nuove piste, ma non si può.
Al limite si può metter mano a quelle esistenti, purchè non vadano ad intaccare in maniera troppo impattante i suddetti siti.
In definitiva, è sotto gli occhi di tutti come Campiglio stia diventando sempre più una località da vip e signore impellicciate,che girano con i loro Suv tra una miriade di alberghi a quattro stelle che spuntano in ogni stagione (siamo arrivati ad oltre 30 fra 4stelle e 4stelle superior, giusto per dare delle cifre) per clientela medio-alta soprattutto italiana.
Ma è anche indiscutibile come la “perla del Brenta” rischi di divenire sempre più un posto dimenticato dal turismo internazionale (se escludiamo i soliti turisti dell’Est Europa che ormai sono come le cavallette). E questo anche grazie all’inerzia di qualcuno (anzi di tanti) che hanno lasciato morire iniziative o eventi internazionali (vedi la 3Tre) , restando a guardare mentre altri (magari con l’aiuto di appoggi altolocati) si mettevano sempre più in bella mostra in tal senso. Ben venga quindi la pista del Tulot a Pinzolo e l’ampliamento della ski area verso valle. Non si può mai dire che non possa rappresentare una possibile alternativa per il futuro.
Per tornare quindi alla tua affermazione (e che condivido, anche perche è un dato di fatto) secondo cui questo collegamento è voluto solo da Pinzolo e non da Campiglio, sempre premettendo che per me non è prioritario, dico che per fortuna qualcuno ci ha pensato, l’ha voluto e si è mosso perché fosse realizzato. Perché altrimenti a Campiglio avrebbero dormito anche su questo fronte, sperando che il prestigio e la fama del luogo potessero prima o poi far uscire Madonna dal letargo in cui versa da anni (nonostante i locali alla moda e gli alberghi di lusso).
Il fatto che a Campiglio ci tengano tuttora a tenersi in qualche modo “separati” e ben distinti dal capoluogo a mio avviso può essere penalizzante. Passi che la località ha attrezzature, storia e prestigio che le facciano meritare un posto di rilievo rispetto a Pinzolo, ma guardiamo l’esempio di alcune valli dolomitiche in cui si è riusciti a “fare sistema” e creare un ambito turistico d’eccellenza e riflettiamoci un po su (si parla sempre più di “Alta Badia” non di Corvara,o La villa, o Pedraces… e si parla sempre più di “val Gardena” più che di Ortisei, Selva o S.Cristina… Qui invece mi sembra ci sia ancora chi vuol tenere due località con enormi potenzialità “separate in casa”).
Non si può far leva in eterno sulle glorie del passato. Bisogna guardare avanti, non indietro!!!
A Campiglio non devono temere di perdere i turisti. Non devono temere che i propri sciatori si dirottino sulle piste di Pinzolo (indubbiamente più tecniche). Anzi, dovrebbero allargare le vedute e considerare il collegamento con Pinzolo un’ulteriore motivo di crescita turistica ed economica (anche per l’indotto che creerà).
E torniamo ora agli aspetti più “tecnici” di questo collegamento.
E’ chiaro che la soluzione scelta non è proprio l’ideale per chi decida di lasciare l’auto in garage. L’ho scritto più volte in vari posts. E concordo con te quando affermi che sarebbe stato meglio un collegamento diretto Tulot-Mavignola-Colarin (o meglio ancora Pinzolo paese-Mavignola-Colarin); però una parte di questo impianto sarà effettivamente mobilità alternativa: il tratto Colarin-Plaza sarà l’unico modo per raggiungere la val Brenta in estate, e anche il tratto Colarin-Patascoss sarà l’unico modo (esclusi i residenti) per raggiungere il villaggio sopra Campiglio.
Speculazioni edili a Plaza? Non penso sia un discorso fattibile nemmeno volendolo.Almeno non più. Siamo in una fra le zone paesaggisticamente più spettacolari delle Dolomiti, che per giunta ora sono patrimonio dell’umanità. Anche si fossero ventilate ipotesi in tal senso, adesso qualcuno lascerebbe deturpare quella zona, col rischio di perdere la tutela Unesco? Non solo gli ambientalisti si rivolterebbero contro, ma (giustamente) anche le istituzioni nazionali e la neonata fondazione Dolomiti-Unesco.
E ora veniamo al discorso ambientalisti (non so se tu sia uno di loro, mi sembra di no): a prescindere dal fatto che abbiano ragione o meno (secondo me in questo caso no!), per questi signori ogni scusa è buona per porre freni a qualsiasi progetto di sviluppo, anche il più ecocompatibile. E a prescindere dal fatto che il tracciato di questo collegamento piaccia o no, ricordiamo che proprio a causa di un ricorso dei verdi all’UE nel 2004, il progetto è stato modificato secondo direttive europee (sono state eliminate le 2 piste e la stazione a monte non è più al Pancugol ma abbassata a Patascoss). Ebbene, dopo aver fatto ricorso al Tar, al consiglio di stato e all’Europa, adesso questi “signori” hanno presentato un nuovo ricorso europeo facendo leva sugli impianti/piste di Tulot e Cioca che nulla (e ribadisco NULLA) hanno a che vedere con il collegamento in quanto si tratta di lavori connessi all’ampliamento dell’area sciistica del Doss del Sabion.
Siamo nel 2009, non dico che si debba ridurre la montagna ad una ragnatela di impianti, piste o ad una colata di cemento con condomini altri 15 piani dalle forme più strampalate (come purtroppo è stato fatto in molte zone , anche in Italia), ma non si può nemmeno pensare che in montagna si riesca a vivere piantando patate, tagliando legna nei boschi e mungendo due mucche. I tempi sono cambiati, per fortuna. A me pare che ci siano ambiti (e la provincia di Trento è uno di questi) in cui il movimento ambientalista è più attivo che altrove. Forse altrove la loro voce è più facilmente repressa, o forse hanno davvero meno spina dorsale. A questo aggiungiamo il fatto che la provincia di TN ha punteggiato il suo territorio di aree protette, tirandosi la zappa sui piedi. Quindi gli ambientalisti ci vanno a nozze…
Mobilità e traffico a Madonna: ci sono progetti di mobilità per Campiglio che erano stati elaborati qualche anno fa. Presupponevano fra l’altro un minimetro e un sistema di navette. Sicuramente oggi dovrebbero essere rivisti ,e io a dire il vero non ci ho mai creduto. Però sui giornali si è recentemente letto di un paio di funicolari in progetto: Miramonti express e Belvedere express (questa verso Campo Carlo Magno), staremo a vedere gli sviluppi. Intanto la chiusura veicolare del centro di Campiglio è già stata un primo passo. Vedremo se (e quando) ci saranno sviluppi in futuro. Io ci spero.
Tornando per l’ultima volta “a bomba”, al momento come sappiamo i lavori delle telecabine di collegamento sono (esclusi i disboscamenti) bloccati. Io immagino che prima o poi riprenderanno anche se i tempi potrebbero esser lunghi (prevedendo un ricorso al Consiglio di stato per il caso Leitner-Doppelmayr). E spero che in Europa non siano così sprovveduti dar seguito alle rivendicazioni campate per aria dei verdi, perché in caso di ulteriori stravolgimenti, si dovrebbe ricominciare tutto daccapo. E allora sì che sarebbe una batosta, non solo per Pinzolo che l’ha voluto, ma anche (di riflesso, anche se forse non se ne renono conto) per Campiglio, per tutta la Val Rendena.