Tute/Giacche

Come scegliere la giacca da sci

La scelta della giacca per sciare sovrappone ai parametri di estetica quelli tecnici che faranno la differenza quando poi si userà sulla neve. La scelta che il mercato offre è sovrabbondante e avere alcune idee chiare sui criterio di giudizio che ne determineranno la scelta è fondamentale per scegliere in maniera rapida ed efficace per le personali esigenze. Per questi motivi si deve premettere che la giacca ideale non esiste a priori, ma un insieme di caratteristiche la rendono preferibile ad altre. Proponiamo alcuni macro argomenti che ognuno potrà allinearli nella personale gerarchia e focalizzare man mano il giusto prodotto proprio in funzione di essa.

 

ESTETICA

Non dovrebbe essere l’elemento più importante, ma la bellezza di un capo lo rendono piacevole da indossare e, perché no, offre una sorta di sicurezza verso gli altri che nemmeno quando si è sui campi da sci va trascurata. Colori, fogge e tutti quegli elementi che possono caratterizzare la gradevolezza dell’abbigliamento sono personalissimi e non vale la pena soffermarsi, ma una prima considerazione la si può fare sullo stile dei produttori di giacche tecniche confezionate esclusivamente per lo sci. Una giacca sci è quasi sempre caratterizzata da elementi che fanno pensare alla funzionalità della pratica dello sport specifico. Inoltre i colori sono spesso scelti con riferimenti alla moda più ricercata, soprattutto per le collezioni dedicate alle donne che offrono capi civettuoli, molto più esasperati rispetto alle collezioni dedicate all’uomo. Questo però comporta una estrema specializzazione che rendono la giacca un oggetto da indossare quasi esclusivamente se si è in montagna e con tanta neve intorno. Se ciò non lo si vuole la domanda che ci si deve fare è “Andrei al supermercato con questa?”, ma soprattutto “La indosserei in estate a passeggiare sui sentieri? O a raccogliere funghi vicino a casa?”. Se non si desidera avere troppi capi allora la scelta si allarga ampiamente rivolgendosi alle collezioni adatte all’outdoor che offrono abbigliamento super tecnico con caratteristiche di versatilità che non sfigurano nemmeno quando si scia

IMPERMEABILIZZAZIONE E TRASPIRABILITA’

Dettagli irrinunciabili per chi trascorre diverse ore all’esterno, facendo attività fisica, a volte anche con cattivo tempo (vento, pioggia, neve). Il primo dettaglio da verificare è il materiale che sia impermeabile. Il Gote-tex è stato il precursore dei tessuti impermeabili, ma oggi altre ottime aziende offrono tessuti con performance altissime. Ma i tessuti degli stessi produttori non sono tutti uguali. Ci sono quelli che mantengono l’impermeabilità per parecchie ore, ma offrono traspirabilità inferiore. Viceversa ci sono materiali straordinariamente traspiranti, ma con resistenza all’acqua inferiori. Queste caratteristiche solitamente sono spiegate sui cartellini informativi appesi al capo. Un ulteriore accortezza è la scelta di un capo con le cuciture nastrate: pare impossibile, ma i micro-fori delle le cuciture lasciano filtrare l’acqua, idem per la neve che col calore del corpo si scioglie. Una stretta fettuccia termosaldata all’interno sigilla ogni possibilità d’infiltrazione. Ovvio ma non troppo, i tessuti più spessi sono maggiormente coibenti rispetto a quelli più sottili. Questa considerazione apre un successivo argomento non meno importante sulla coibenza e la capacità del capo di trattenere il calore.

COIBENZA

Uno dei principali problemi di tutte le attività outdoor è vestirsi in maniera adeguata alla temperatura, ma pensando anche alla quantità di calore che si produrrà durante l’attività fisica. Anche su questo argomento la soggettività è molto alta e non si deve scivolare su consigli approssimati. La scelta adatta a tutti è vestirsi a strati così si potrà togliere qualcosa quando ci si sente troppo accaldati. Prima di pensare ai capi intimi tecnici, allo strato successivo e all’altro ancora, si deve ritornare alla giacca che può essere imbottita o soltanto la struttura essenziale che in gergo tecnico è denominata “shell” che rende proprio l’idea del concetto di copertura. L’imbottitura poi può essere molto calda (piumino o ovatte evolute come il Primaloft) o un po’ più leggera. Non è scontato che la soluzione del maggior calore sia l’ideale perché quando il corpo si scalda l’eccesso di calore trattenuto diventa fastidioso. Lo shell offre la possibilità di stratificare l’abbigliamento con una versatilità che può renderlo ideale per tutte le attività outdoor e non solo.

ACCESSORI E DETTAGLI

L’argomento è troppo vasto per essere esaustivi, ma alcuni cenni possono aiutare a focalizzare quelle differenze fra capo e capo che possono influenzare la scelta.

Cappuccio: è un accessorio comodissimo perché bagnarsi la testa, o peggio, far entrare neve e acqua dal collo è fastidiosissimo. Alcuni hanno anche visierine regolabili che aiutano la visione in caso di pioggia e neve. Alcuni cappucci sono a scomparsa nel collo, abbastanza comodi, ma pur sempre un impedimento per la mobilità della testa. Quelli non a scomparsa sono da preferire se hanno la possibilità di distacco soprattutto se si usa il casco.

Tasche: la fantasia ha scatenato i produttori inventandosi tasche con finalità funzionali molto specifiche. Quelli più comunicativi indicano con icone grafiche la funzione di porta occhiali da sci con incorporata la pezzolina in microfibra per la pulizia della lente, cellulare con passaggio dell’auricolare, ecc. In ogni caso l’attenzione sulle tasche in generale va tenuta non meno degli elementi trattati sopra. La giacca con diverse tasche capaci e ben distribuite possono rendere inutile l’uso dello zaino che sugli impianti di risalita non è il massimo da sopportare e riduce di molto la traspirabilità sulla schiena con conseguente innalzamento della temperatura-sudorazione.

Polsini: devono essere funzionali e facili nella microregolazione. La microscopica asola per fissare il laccio del guanto offre grande praticità e non fa smarrirei guanti quando sfilati dalle mani. Comode anche le mini ghette che coprono mezzo palmo ma vanno provate con il guanto da indossare.

Aerazione interna: si può ottenere con sottili zip a scomparsa sotto le ascelle. Facili da aprire al bisogno. L’effetto camino è ottenuto da alcune aziende con un gioco di tagli e inserti interni sulla schiena.

Altro: c’è ancora molto altro da scoprire e lasciamo alla curiosità dell’utente il piacere della scoperta di ingegnosi accessori.

Sauro Scagliarini