10 cose da fare a Bormio in inverno, non solo sci

Bormio, la "capitale" turistica dell'Alta Valtellina, offre piste doc e tutta una serie di attività anche per i non sciatori. Dai bagni termali agli sport alternativi sulla neve, fino allo shopping curiosando tra le testimonianze storiche di un borgo di montagna che è decisamente più di una semplice località sciistica.

Numerose sono infatti le attività outdoor che si possono praticare sui pendii e nelle valli del Parco Nazionale dello Stelvio, dallo sci di fondo sulla pista Valtellina di Santa Caterina di Valfurva, all'esplorazione con le ciaspole o le fat bike della Valle dei Forni. Da non dimenticare poi il fatto che, diversamente da molte altre località turistiche, Bormio è una vera e propria città di montagna, con una miriade di attività e di testimonianze storiche del Medio Evo, quando il Contado di Bormio era una zona di passaggio per commerci verso la Svizzera e il Tirolo.



Francesco Lovati

Sciare sulla pista Stelvio

Una delle piste più dure e tecniche del circuito di Coppa del mondo. La pista Stelvio è la colonna vertebrale del comprensorio sciistico di Bormio, un lungo e impegnativo tracciato che da 2255 metri porta giù fino a 1225. "Il salto degli Ermellini", il "Canalino Sertorelli" e il "Muro di San Pietro" sono sono nomi che ogni appassionato di sci ha ben in mente e corrispondono ad alcuni dei tratti più spettacolari di questa pista che ogni fine anno ospita le gare veloci di Coppa del mondo. In una discesa libera mette a dura prova anche i professionisti più esperti. Per lo sciatore normale la Stelvio è una "botta" di adrenalina, un pendio vario e tecnico dove mettere alla prova la propria tecnica e la propria resistenza e, di sicuro, una delle piste da provare "almeno una volta nella vita".

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Bormio
Relax ai Bagni Vecchi

I bagni storici di Bormio si trovano a pochi km dal centro, nel comune di Valdidentro. Qui già gli antichi romani avevano realizzato le prime strutture termali 2000 anni fa. L'ampia piscina di acqua termale con vista sul paese e sulle montagne circostanti è solo la più scenografica di una serie di strutture che comprende vasche moderne e antiche, grotte scavate nella roccia e percorsi dove trascorrere una giornata all'insegna del relax e del benessere. Ma non è finita qui, i Bagni Nuovi con le sue ampie piscine all'aperto, le saune e il raffinato hotel a 5 stelle sono infatti una seconda opzione per gli amanti del welleness e un ulteriore stabilimento termale pubblico è presente anche direttamente nel cuore di Bormio.

 

Roby Trab

Una visita alla chiesetta di Santo Spirito e al borgo medievale

Probabilmente avete passeggiato più volte lungo via Roma e non ci avete mai fatto caso. Parliamo della chiesa di Santo Spirito, una struttura di origine medievale situata proprio all'inizio della via principale del centro città. L'austera struttura esterna nasconde notevoli affreschi che sono stati recentemente riportati al loro splendore. I dipinti risalgono al XIV e XVI secolo mentre la struttura addirittura al XII secolo. Proseguendo per via Roma, noterete poi senza dubbio l'imponente torre degli Alberti, migliore testimonianza dell'importanza di Bormio anche prima che esistesse il turismo. In questa struttura hanno soggiornato, tra gli altri, Bianca Maria Sforza, Ludovico il Moro e l’Arciduca d’Austria.

 

Markus Greber

Fat bike nella Valle dei Forni

Bormio e il ciclismo formano un binomio indissolubile. Le "mitiche" salite dello Stelvio, del Gavia e del Mortirolo hanno fatto la storia del giro d'Italia e ogni anno qui arrivano ciclisti da tutto il mondo per mettersi alla prova su queste strade. Anche in inverno gli amanti delle due ruote hanno tuttavia tante possibilità, in particolare grazie alle fat bike elettriche. Guidarle, al netto di qualche difficoltà di equilibrio e di gestione della trazione, è divertentissimo. La tenuta è perfetta, specie su sentieri battuti, per la neve fresca (chiaramente non profonda) ... bisogna prenderci la mano. Dopo qualche minuto di allenamento sarete liberi si esplorare territori dal grande valore naturistico come la Valle dei Forni, la Val Viola o la Val di Rezzalo.

Visita alla cantina del Braulio

Fino a qualche anno fa lo si poteva gustare solo in Valtellina e sulle Alpi lombarde. Oggi il Braulio è uno degli amari più apprezzati e particolari, grazie alle varie erbe ed essenze (segretissime) gradevolmente amaricanti e balsamiche utilizzate nella ricetta. Il Braulio è nato proprio a Bormio, prima come preparato medicinale venduto nella farmacia del dottor Giuseppe Peloni (prima metà del XIX secolo) per poi diventare uno dei liquori più noti a livello nazionale. Edoardo Tatantola Peloni, discendente dell'inventore della ricetta, vi porterà nella Bormio sotterranea dove, in cantine secolari, il Braulio invecchia in centinaia di botti di rovere. La visita è gratuita e solo in italiano ogni mercoledì alle ore 18.00 e il sabato alle ore 17.00 Prenotazione obbligatoria: 0342 903406, [email protected] 

Outdoor Studio

Sci di fondo a Santa Caterina

Tra le varie possibilità per gli appassionati di sci di fondo che offre l'area di Bormio la prima scelta è senza dubbio la pista di Santa Caterina. Un tracciato che ha ospitato varie competizioni nazionali e internazionali e anche la Coppa del Mondo di sci di fondo. La Pista Valtellina garantisce un eccellente innevamento da novembre fino a marzo inoltrato. La pista Valtellina è disegnata nei boschi a 1800 metri di quota e offre anelli da 5 e 10 km con vari saliscendi e dislivelli tra 190  e 390 metri. Il 6 gennaio, per l’Epifania, ed il 25 febbraio, nel periodo di carnevale, è anche aperta in notturna, un'esperienza da non perdere. 

Santa Caterina Valfurva

Ezurrets

Esporare le piste di Cima Piazzi

Non ci sono solo le piste di Bormio o di Santa Caterina. Il comprensorio di Oga - Cima Piazzi, a cui si accede da Oga, da Le Motte e da Isolaccia, è una ski area perfetta per sciare in totale relax su piste magari meno blasonate ma sempre soddisfacenti. Da Isolaccia parte la comoda cabinovia Cima Piazzi e da lì, con alcuni skilift, si arriva fino a 2500 metri di quota. L'altro versante è invece servito da tre seggiovie. Belle piste, tranquillità e un mood perfettamente complementare rispetto a quello del comprensorio sciistico principale di Bormio. Acquista qui lo skipass.

Oga San Colombano Valdidentro

Outdoor Studio

Nel Parco Nazionale dello Selvio con le pelli di foca

Che ama le risalite con le pelli di foca tutta la zona, dalla Valle dei Forni fino al Passo del Foscagno, offre infinite possibilità. In tutto, tra Bormio, Valfurva, Valdidentro, Valdisotto e Sondalo, sono oltre 350 gli itinerari che si possono percorrere con gli sci, in alcuni casi fino a maggio. Dai facili sentieri a bordo pista, fino alle impegnative ascese alpinistiche sul gruppo Ortles Cevedale. Lo sci alpinismo può essere approcciato da tutti gli sciatori di un livello almeno medio ma è necessario essere dotati dei sistemi di sicurezza base (Artva, pala e sonda) e per chi vuole avventurarsi lontano dalle zone più facili è decisamente consigliabile farsi accompagnare da una guida.
(Guide Alpine di Bormio, tel: 351 8895411).

 

Una cena alla Baita dell'All

Da non perdere, per gli appassionati della golosa cucina valtellinese, una serata all'Agriturismo Baita de l'All (tel. 3387975672). Situata in località San Carlo, nel comune di Valdidentro, è una vera e propria baita di montagna dove gli ambienti rustici e curati nel minimo dettaglio creano un'atmosfera accogliente. L'ospitalità della famiglia Gorini vi guiderà in un'esperienza gourmet basata sulle certezze della robusta cucina tradizionale. Menù a km zero, o quasi, con tanti alimenti autoprodotti e un'ampia carta dei vini che annovera i migliori produttori locali.

Assistere tradizionale sfilata dei Pasquali

Se siete a Bormio nel periodo di Pasqua, non perdetevi la tradizionale sfilata dei Pasquali. Si tratta di una manifestazione di origine contadina e religiosa che coinvolge tutto il paese. I Pasquali non sono che portantine che vengono costruite dai giovani del paese nei mesi invernali e che il giorno di Pasqua sfilano per le strade di Bormio. I “pasqualisti” sono addetti a portarle a spalla mentre le donne, i bambini e gli anziani, colorano la sfilata con fiori e prodotti artigianali.

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