Ritiro dei ghiacciai, revisione confini tra Italia e Svizzera

20 Marzo 2009

I confini tra Svizzera e Italia potrebbero essere rivisti in più punti visto il riscaldamento climatico e il conseguente ritiro dei ghiacciai . Un disegno di legge in materia è da ieri sul tavolo dei parlamentari italiani della Commissione degli affari esteri. Il progetto nasce da uno scambio di note diplomatiche tra Svizzera e Italia. «Una volta i confini si stabilivano con le armi, oggi con gli esperti», ha dichiarato all'ats il relatore del disegno di legge Franco Narducci, deputato del Partito Democratico e rappresentante degli italiani all'estero. Le correzioni dovrebbero essere fatte nella zona dal Vallese fino ai Grigioni. La precedente Convenzione tra Svizzera e Italia fu firmata a Berna nel 1941 e l'ultimo rilievo della linea di confine risale agli anni Venti e Trenta. Stando al progetto legislativo, in futuro il confine italo- svizzero dovrebbe diventare flessibile e seguire la linea displuviale anche in seguito a ulteriori mutamenti di temperatura. Ciò significa che in caso di scamparsa di un ghiacciaio, la linea di confine coinciderà con la cresta del terreno roccioso emergente. Toccherà quindi agli esperti dei due paesi stabilire i nuovi confini sulla base delle loro misurazioni. L'intervallo di tempo tra un rilevamento e l'altro verrà fissato dalla Commissione per la manutenzione del confine di Stato italo-svizzero. Le modifiche dei criteri di demarcazione riguardano soltanto terreni di alta montagna di proprietà statale e non dovrebbero comportare conseguenze significative per i cittadini: il rischio che le loro proprietà si ritrovino in un altro Stato è infatti scongiurato. (messaggero.it)

di Andrea Greco
20 Marzo 2009

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