La Pasqua nelle stazioni sciistiche abruzzesi dopo il terremoto

14 Aprile 2009

Sulle montagne c'e' tanta neve ma gli impianti di risalita sono fermi. E' c'e' un grande silenzio. Domenica scorsa gli sciatori hanno potuto solcare per l'ultima volta le nevi di Campo Imperatore e di Campo Felice . Poi, la notte di lunedi' alle 3;32, quei venti secondi che hanno devastato l'Abruzzo, anche le due localita' sciistiche si sono fermate. E non va meglio negli altri paesi turistici del comprensorio Peligno e Altosangrino dove, secondo quanto riporta Adnkronos, il 90% delle prenotazioni sarebbe stato annullato. Intanto il Comune di Pescasseroli lancia un appello: "Aiutateci a far capire alle persone che la capitale del Parco e' sicura". Nell'area dell'Alto Sangro risparmiata dal sisma non si vogliono innescare polemiche, ma rimboccarsi le maniche per ricominciare per non fermare la macchina dell'economia regionale. Il paese, dopo il terremoto del 1984, ha rafforzato tutte le strutture turistiche seguendo criteri antisismici. Impianti aperti invece a Roccaraso, Aremogna e Pizzalto ma anche qui si sono perse oltre il 90% delle prenotazioni per le vacanze pasquali. A Ovindoli, infine, la seggiovia ha smesso di funzionare lunedi' scorso. Per ragioni di sicurezza ma soprattutto per solidarieta' verso le vittime del terremoto. Di turisti oggi all'Aquila e in provincia nemmeno l'ombra. E' stato ascoltato l'appello del presidente del Senato Renato Schifani e del prefetto dell'Aquila, Franco Gabrielli. Al turismo ci si pensera' dopo, quando la citta' delle 99 chiese sara' ancora ricostruita, come 300 anni fa, quando risorse dalle macerie.

di Andrea Greco
14 Aprile 2009

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