Valanghe, 1 maggio tragico: 5 morti in 1 giorno

02 Maggio 2009

Si aggrava il bilancio degli incidenti avvenuti in montagna nelle ultime 24 ore: cinque persone sono morte - tutte in Trentino Alto Adige tranne una, deceduta nel Frusinate - ed alcune sono rimaste ferite. Ai tre morti del pomeriggio di ieri - due sulla Marmolada (una donna finita in un crepaccio e una guida alpina morta vicino a Merano) e uno sulle montagne della provincia di Frosinone - si è aggiunta sempre ieri, poco dopo le 22, una quarta vittima: è stato infatti recuperato il corpo di un trentino, Lorenzo Pecorella, 37 anni, di Cles, che ha perso la vita passando con la motoslitta in un lago ghiacciato della zona, il lago Verde, sul monte Peller. Poco più tardi la quinta vittima: è deceduto uno degli escursionisti travolti da una valanga sulla Marmolada, un veneto di 30 anni nato a Portogruaro, che era stato ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Cà Foncello di Treviso. Ad impegnare il maggior numero di soccorritori ieri è stata proprio la valanga lunga un chilometro e mezzo, abbattutasi sulla Marmolada a quota 3.000 metri. I feriti sono stati estratti sotto un accumulo di neve di circa un metro. Soltanto in serata si è avuta la ragionevole certezza che non vi fossero altri dispersi. Sempre sulla Marmolada una donna di 26 anni era morta cadendo in un crepaccio, mentre sciava con uno snowboard. Un altro sciatore, guida alpina, era stato travolto e ucciso da una valanga in Val di Mazia, nel Meranese. In provincia di Frosinone era morto infine un escursionista, Gianni Astrei, di 63 anni, pediatra, cadendo da un sentiero mentre faceva trekking insieme al figlio sul monte Rotonaria, in località Collepardo. Oggi, infine l'ultimo episodio: un gruppo di undici scialpinisti è stato investito da una valanga in Vallelunga, in Alto Adige. E' in gravi condizioni una donna che è stata ricoverata all'ospedale di Trento con sintomi di ipotermia. Altri due compagni sono rimasti feriti in modo lieve. La valanga si è abbattuta verso le ore 10 a quota 3.000 metri sulla cima Tiergarten. Quasi tutti gli scialpinisti travolti dalla slavina sono riusciti a liberarsi con le proprie forze.(Ansa)

di Andrea Greco
02 Maggio 2009

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