Dopo il caso di Milano è allarme cinghiali

30 Giugno 2009

L'allarme per la presenza di animali selvatici come i cinghiali che stanno mettendo a rischio la vita quotidiana delle persone si estende da Milano a molte altre Regioni italiane con ripetuti casi di incidenti stradali, allevamenti decimati, migliaia di campi con i raccolti distrutti da gruppi di cinghiali guidati da animali fino di oltre 150 chili di peso che arrivano fino dentro le case. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento al cinghiale morto nel naviglio di Milano. La sicurezza nelle aree rurali e periurbane, denuncia la Coldiretti, e' in pericolo per il proliferare di animali selvatici come i cinghiali che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le persone e le cose. Non e' piu' solo una questione di risarcimenti dei danni ma e' diventato un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne. (Asca) Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate non e' solo e' a rischio la possibilita' di poter proseguire l'attivita' agricola ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati. Negli ultimi dieci anni, gli animali selvatici si sono quasi decuplicati e l'aumento di cinghiali e altri ungulati ha messo in allarme non solo le imprese agricole, ma anche la societa' e l'ambiente. Oltre ai pericoli per le persone, la moltiplicazione degli animali selvatici sta provocando gravi perdite economiche con i danni causati dalla fauna selvatica che, conclude la Coldiretti, hanno superato in Italia i 70 milioni di Euro all'anno stimati da un rapporto Eurispes.

di Andrea Greco
30 Giugno 2009

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