Perché l'alga rosa è pericolosa per i ghiacciai

12 Luglio 2020

© Fotografia - Ghiacciaio Presena


Su più ghiacciai delle Alpi, tra cui il Presena, la neve si presenta colorata in alcuni punti di rosa/rosso. Il fenomeno, di cui si è parlato molto negli ultimi giorni, non è nuovo ed è stato osservato sulle nevi di tutto il mondo, dalla Groenlandia, al Canada, all'Himalaya.

Vari sono gli studi sul tema, tra cui quello dell'Università di Milano Bicocca che per primo ha indagato il fenomeno sulle Alpi ed è stato pubblicato su Scientific Report. Lo studio ha indagato sui microorganismi presenti sul ghiacciaio del Morteratsch in Engadina e ha approfondito in particolare la specie di Ancylonema nordenskioeldii, e il suo impatto sull'albeldo, cioè sulla capacità della neve di riflettere la luce.

Perché l'alga rosa è pericolosa per i ghiacciai

"Per quanto riguarda le alghe noi abbiamo campionato il ghiaccio superficiale sul ghiacciaio del Morteratsch, in Engadina, l’abbiamo analizzato al microscopio ed è stato anche sequenziato il DNA per capire quali organismi fossero presenti - spiega Biagio Di Mauro del team che ha studiato l'alga sul ghiacciaio del Morteratsch - Oltre a questo abbiamo misurato con degli spettrometri la quantità di luce riflessa dal ghiaccio pulito e dal ghiaccio porpora. Quello che abbiamo visto è che effettivamente questa colorazione porpora diminuisce la radiazione riflessa dal ghiaccio, quindi aumenta l’assorbimento e aumenta la fusione".

Lo studio ha individuato un processo di "bio albeldo feedback", ovvero, più lo strato superficiale di ghiaccio e neve si scurisce più si scioglie e più è favorevole alla proliferazione di microrganismi. L'alga quindi colora di rosso i ghiacciai e ne accelera lo scioglimento aumentando la radiazione solare assorbita.

I prossimi studi procederanno a realizzare una mappa del fenomeno sulle Alpi per arrivare a determinare quanto la loro presenza effettivamente impatta sulla perdita di massa dei ghiacciai. Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti negli ultimi anni ma non è detto che sia nuovo. Verosimilmente è enfatizzato e più evidente a causa dei mutamenti climatici, l'alga infatti vive sulla superficie di ghiaccio scoperta, quindi le minori precipitazioni nevose invernali "scoprono" prima il ghiaccio sottostante facilitando lo sviluppo di questi organismi.

di Redazione DoveSciare.it
12 Luglio 2020

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