Festa par i sciori, una simpatica accoglienza per l’ospite

13 Gennaio 2007

Lunedì 22 febbraio è in programma ad Aprica (SO) la seconda edizione della “Festa par i scióri”, che tanto gradimento ha riscosso lo scorso anno. Ideata e organizzata dagli abitanti di San Pietro – quello più a est dei nuclei storici di Aprica – è un’originale e simpatico modo di dare il benvenuto ai nuovi ospiti, in particolare a quelli che hanno la fortuna di trovarsi nella nostra località nell’ultima decade di febbraio. Festa par i scióri significa letteralmente “festa per gli ospiti”, che si fa richiamando la genuinità semplice dell’accoglienza d’un tempo. Da parte degli abitanti (non degli esercizi pubblici, ma proprio delle famiglie di San Pietro) si aprono le porte delle proprie abitazioni e s’invitano i scióri (i signori, come venivano chiamati una volta i turisti) a visitarne almeno una parte e in un certo modo a far parte della famiglia per qualche ora. Di più: ad essi si mostra qualche attività tradizionale del luogo, qualche usanza, la preparazione di un cibo. In poche parole si invita l’ospite a entrare nell’atmosfera della vita locale, vuoi contadina, vuoi artigiana, vuoi semplicemente aprichese di un tempo. I padroni di casa preparano per tempo l’accoglienza, coordinandosi in modo da proporre ciascuno qualcosa di differente dagli altri. La sera del giorno fatidico si  abbigliano all’antica e attendono “i scióri” sull’ingresso, facendo gli onori di casa. C’è chi cuoce le patate nella brace o in un grande pentolone di rame, per poi offrirle calde da assaggiare col formaggio e chi fa una minestra di verdure da consumare seduti a un rustico tavolo di legno. Chi ancora porge assaggi di carni affumicate, lardo o salumi e chi offre semplicemente da bere in compagnia intorno al focolare acceso. Accompagna di casa in casa una fisarmonica, o forse due. È questa, semplicemente, la Fèsta par i scióri. Ma a pensarci bene è soprattutto altro: è spirito d’accoglienza e simpatia per il prezioso ospite

di Andrea Greco
13 Gennaio 2007

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