Tina Maze vince l'oro nella discesa libera e si prende la rivincita su Anna Fenninger

06 Febbraio 2015


Dal nostro inviato a Vail - Beaver Creek

Questione di centesimi. Talmente pochi che quantificarli in spazio fisico ha quasi dell’incredibile. Tina Maze (Slovenia) ha vinto l’oro nella discesa libera dei Mondiali di Vail – Beaver Creek 2015 con il tempo finale di 1’45”89. Dietro di lei, staccata di soli 2/100 si è piazzata la vincitrice del super gigante di martedì, l’austriaca Anna Fenninger (1’45”91). Il loro gap al traguardo, utilizzando un’altra unità di misura, è stata di 48 centimetri. Che su una discesa di 2530 metri e quasi 2 minuti a più di cento all’ora (dislivello totale 780 metri) è davvero irrisorio. Nemmeno metà della lunghezza di uno sci da discesa libera.

Per Maze, comunque, è una rivincita non da poco. E ci sta tutta per quel che si è visto sulla Raptor questa settimana. Martedì la slovena aveva “perso” il super gigante per un’altra bazzecola, 3 i centesimi di differenza dall’austriaca questa volta. Cinquanta centimetri. Stesso distacco che la Fenninger aveva messo tra sé e la slovena ieri nelle prove della discese. Piccoli numeri che hanno comunque un significato più ampio. Maze e Fenninger, per il momento, hanno dimostrato di essere le atlete più in forma del mondiale. Le altre si sono limitate a piazzarsi alle loro spalle.

Per la cronaca, la medaglia di bronzo della discesa è andata alla svizzera Lara Gut (staccata di 34/100 da Maze e 32 da Fenninger), autrice di un’ottima prova ma sicuramente più “sporca” rispetto a quelle da manuale della perfezione delle due lì davanti. L’altra grande attesa di giornata, che dopo il bronzo in super gigante era chiamata al riscatto – l’idolo di casa Lindsay Vonn – ha steccato ancora una volta. Quinta a un secondo e 5 centesimi dalla testa. 25 metri: una distanza che per lo meno si vede a occhio.

Per le italiane un’altra giornata da dimenticare: la migliore al traguardo è stata Daniela Merighetti, ottava in 1’47”14. Nadia Fanchini ha invece chiuso in 1’47”34 (dodicesima), mentre la sorella Elena (vincitrice nella discesa di Cortina a metà gennaio) è arrivata soltanto 26esima, pagando un distacco da Maze di 2”83. Settantacinque metri per provare nuovamente la conversione. Johanna Schnarf, 28esima, ha invece chiuso in 1’48”80.

«Ho buttato via una gara – ha detto Elena Fanchini al traguardo –. Mi spiace per tutti quelli che ci credevano. Io stessa in partenza ero fiduciosa, ma dopo il primo errore ho mollato ed è stato un rincorrere. Come squadra ci sarà da analizzare cosa non è andato, anche perché arrivavamo da bei risultati in discesa».

Nicola Busca

Località di cui si parla nell’articolo:

VailBeaver Creek

Articoli promozionali

Inverno in montagna, primavera in valle col "Gallo Rosso"

La primavera ha il fascino dei contrasti in Alto Adige. Mentre c'è ancora neve ... CONTINUA
27 APRILE - Festa di primavera per la chiusura del Corvatsch

Sabato 27 aprile 2024 appuntamento sulle piste di Corvatsch con la 6° Festa di ... CONTINUA

Commenti sull'articolo