Morzenti nuovo presidente della Fisi

16 Aprile 2007

Giovanni Morzenti, dello Sporting Club Limone Piemonte, è il nuovo presidente della Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali). Morzenti, classe 1950, nato a Vilminore di Scalve, in provincia di Bergamo, è stato eletto con oltre l'88% dei voti. Ecco i punti fondamentali del programma di Morzenti, tratti dal sito ufficiale della Fisi (www.fisi.org):
1. riforma strutturale della Federazione attraverso la riedizione dello Statuto, tramite consultazione della base e di concerto con il CONI, riforma del “Regolamento amministrativo-contabile” e del “Regolamento Organico Federale”;
2. partecipazione e coinvolgimento, in sede decisionale, di rappresentanti di emanazione di base;
3. riorganizzazione dell’ufficio marketing; studio di un adeguato piano commerciale e marketing – nell’ambito di una più ampia strategia, volta a incrementare i ricavi della Federazione – elaborato e coordinato da Romy Gai, ex direttore commerciale e marketing della Juventus Football Club, dove era giunto dopo una lunga esperienza maturata nel rilancio di Sestriere, attraverso l'organizzazione di grandi eventi sportivi (arrivi del Tour de France e del Giro d'Italia, meeting internazionale di atletica leggera, Rally di Montecarlo, e ovviamente gare mondiali di sci);
4. studio di nuove forme di comunicazione e di pr per migliorare l’immagine della Federazione ai vari livelli, unitamente alla valorizzazione delle agevolazioni e dei benefit della tessera FISI;
5. garantire interesse prioritario all’attività giovanile, attraverso un adeguato sostegno economico;
6. creazione di modelli unici per il coordinamento dell’attività sportiva di ogni singola disciplina, con strategie definite;
7. stretta collaborazione con i Gruppi Sportivi Militari per la valorizzazione della figura dell’atleta-soldato;
8. coordinamento e rafforzamento dei ruoli della Federazione sia verso gli organismi internazionali (FIS, IBU,…) sia verso il CONI;
9. promozione di un’azione politica di valorizzazione del territorio montano e della filiera socio-economica della montagna, della gente che la abita e la vive, ricercando tutte le necessarie sinergie e rapporti con le realtà istituzionali, economiche e sociali che possono portare alla difesa ed al sostegno della cultura della montagna.

di Andrea Greco
16 Aprile 2007

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