La montagna e la crisi (anche di neve) la peggior stagione degli ultimi 10 anni

21 Aprile 2012


Si e' chiusa la scorsa settimana una delle ultime stagioni invernali degli ultimi 10 anni. Cosi' e' per 6 operatori turistici su 10.  Ponte dell'Immacolata con la maggioranza delle stagioni sciistiche chiuse, feste natalizie sotto tono, pochissima neve sulle Alpi, troppa e tardi sull'Appennino e, ovviamente la crisi, sono la fotografia di una stagione negativa che ha visto in calo le prenotazioni alberghiere e le vendite di skipass. Per 6 operatori su 10, la stagione appena conclusa e' la peggiore degli ultimi 10 anni. A salvarsi, secondo quanto diffuso dall'Osservatorio turistico della montagna, solo la Valle d'Aosta, favorita dalle maggiori precipitazioni nevose rispetto al resto dell'arco alpino. In generale oltre il 73% degli operatori dichiara una diminuzione nelle presenze dei connazionali in parte compensata dall'aumento di turisti stranieri, in aumento del 41,7%. Oltre alla neve arrivata in ritardo, dove e' arrivata, bisogna considerare anche la crisi eco unica in generale e l'aumento dei prezzi di benzina e autostrade in particolare. Mentre come detto tiene la Valle d'Aosta, in Piemonte gli operatori quantificano il calo attorno al 20-25% aggiungendo ai motivi della flessione anche le manifestazioni No-Tav, leggeri calo anche in Alto Adige dopo anni di crescita costante mentre più grave la crisi in Lombardia dove soccombono le piccole stazioni mentre sostanzialmente tengono le grandi: Livigno, Bormio, Ponte Tonale.

di Andrea Greco
21 Aprile 2012

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