TURISMO NEVE – I dati choc di Federalberghi: fatturato -31%

26 Marzo 2012


Una stagione da dimenticare si sta avviando alla conclusione, un finale che non sembra promettere niente di meglio di quanto è successo nella prima parte, a causa del caldo eccessivo di questo giorni che non permetterà a diverse stazioni sciistiche di arrivare fino a Pasqua. E il dato diffuso da Federalberghi è allarmante, con il giro d’affari che si è ridotto in media addirittura di un terzo. La mancanza di neve? Non solo, a tagliare le vacanze sulla neve sono state soprattutto le famiglie con figli e la causa è la crisi economica. “La crisi ha condizionato la spesa delle famiglie e l'altalenante meteo che da periodi di siccità è passato ad una ondata di gelo polare, costituiscono quel mix di concause che hanno fortemente influito sull'andamento dei consumi turistici degli italiani durante l'inverno appena concluso” - ha commentato il presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca che ha anche aggiunto che le imprese turistiche escono stremate da questo pessimo inverno. Cosa fare? Bocca chiede sostegno governativo al settore con sgravi e incentivi, oltre ad attività di marketing per promuovere il turismo italiano all’estero, per dare ossigeno a un sistema che perde quote da tre stagioni. In generaletra gennaio e marzo sono andati in montagna 8,59 milioni gli italiani, il 16% in meno dello scorso anno con un calo del giro d'affari del 31%. La settimana bianca l’hanno fatta in 4,3 milioni , mentre erano stati 5,3 dello scorso anno e calano anche i vacanzieri del weekend, per lo meno per quanto riguarda la frequenza (1,84  week end a persona contro i 2,3 del 2011). La meta preferita rimane il Trentino-Alto Adige con il 29% della domanda, seguita dalla Lombardia, con il 12% quindi la Valle d'Aosta 10,5%, Piemonte 9%.

di Andrea Greco
26 Marzo 2012

Commenti sull'articolo

Inviato da fendin il 28 Marzo 2012
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è una conseguenza finchè fanno pagare uno skipass bambini 30 euro chiesa valmalenco mentre splugen swiss 16 euro cosa vi aspettate ormai di soldi non ce ne sono piu almeno si potevano agevolare le famiglie io personalmente ho preferito una settimana a plan de corones che sciate madesimo bormio chiesa aprica dove costa parecchio sopratutto i bambini e non cè paragone ..arriveranno tempi ancora peggiori

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Inviato da Simone il 28 Marzo 2012
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da sciatore quest'anno ho fatto molto meno rispetto agli anni scorsi. Tutto è più costoso, benzina, autostrada skipass, per non parlare delle tasse.
Cosa si aspettano? Andare a sciare diventerà uno sport solo per pochi. Così tutti sti albergatori falliranno anche loro.
Devono anche loro darsi una ridimensionata, calare i prezzi degli skipass, delle tariffe degli hotel, dei pasti sulle piste.... altrimenti andrà tutto a rotoli!!

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Inviato da Anonymous il 29 Marzo 2012
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Verissimo , ci sono comprensori ridicoli che contano poche piste e si permettono lo skipass giornaliero a 30 euro per offrire servizi non adeguati. Aggiungiamoci i costi esorbitanti di soggiorno presso gli Alberghi , i costi carissimi di trasporto e una stagione invernale con precipitazioni modestissime oltre che calda , spiega il calo drastico che non potrà essere tanto diverso da qui in avanti.

Inviato da Andrea BO il 30 Marzo 2012
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Credo che tutto quello che venga indicato come una cosa "paranormale" si ainvece una cosa assai normale in un momento storico così difficile dove tutto prima o poi deve essere ridimensionato.
Per i miei week end sugli sci così come per i periodi più lunghi cerco sempre di raggiungere il massimo del lowcost e, dove non è possibile, cerco almeno di "portare a casa" il miglior rapporto qualità/prezzo. Beh, da questa strada che ho intrapreso oramai da oltre 2 anni posso dire che la spesa maggiore riguarda lo skipass. Infatti, mentre su pernottamento e attrezzature in Italia c'è buona scelta anche verso il risparmi, sullo skipass non è così. Confermo che anche le località più piccole in cui solo skilift lavorano quotidianamente gli skipass hanno prezzi spesso molto elevati, soprattutto per il week end. Che dire, capisco che le località più attrezzate e organizzate si facciano pagare bene ed è quasi dovuto visto che in alcuni posti la neve è davvero garantita anche con le margherite a bordo pista. Ma generalizzando direi che è ora di rivedere e modernizzare "il concetto di skipass e servizi" legati per lo meno al week end oppure ai brevi periodi.