SCI e COVID - Per il Cts non ci sono più le condizioni per aprire. La palla alla politica

14 Febbraio 2021


il mondo dello sci potrebbe dover affrontare una clamorosa marcia indietro. Il Cts avrebbe infatti spiegato che non ci sarebbero più le condizioni per aprire. Una beffa, a poche ore dal via alla stagione sciistica fissato per domani, 15 febbraio, nelle regioni gialle.

 "Le mutate condizioni epidemiologiche (che si devono) alla diffusa circolazione delle varianti virali... allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale".

Questa la risposta del Cts (Comitato tecnico scientifico) alla richiesta di valutare nuovamente che ci fossero i presupposti per aprire le piste da sci fatta dal Ministro della Salute, Roberto Speranza.

Ora sta alla politica prendere una posizione ma, secondo quanto spiega il consulete del Ministero Walter Ricciardi: "In questo momento le attività che comportino assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia ed gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti... Non dimentichiamo che la variante inglese è giunta in Europa proprio passando dagli impianti di risalita in Svizzera".

Domani avrebbero dovuto aprire le prime ski area in Lombardia, Veneto e Piemonte e alcune anche sugli Appennini. Il condizionale, a questo punto, è d'obbligo.

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di Redazione DoveSciare.it
14 Febbraio 2021

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Commenti sull'articolo

Inviato da Andrea Noto il 15 Febbraio 2021
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Sospendere l’apertura defili impianti 12 ore prima della programmata apertura sulla base di dati noti da giorni e giorni è una dimostrazione di dilettantismo politico e di disprezzo per il lavoro degli operatori del settore.