CORTINA - Affidati i lavori per la telecabina Apollonio Socrepes

21 Luglio 2025


Dopo la prima asta andata deserta e un iter autorizzativo particolarmente complesso, in questi giorni è stata finalmente affidata la realizzazione della telecabina Apollonio Socrepes a Cortina. L'impianto sarà utile in chiave olimpica per portare il pubblico in quota vicino alla zona di arrivo delle gare di discesa, permettendo di sfruttare anche la successiva telecabina, anch'essa in fase di costruzione. Una volta che le olimpiadi saranno concluse, la telecabina avrà invece uno scopo turistico portando in quota gli sciatori ottenendo una riduzione importante del traffico per l'accesso alle piste. 

L'iter autorizzativo è stato particolarmente complesso vista la zona soggetta al rischio frane che ha reso necessario prevedere alcuni accorgimenti tecnici sin dalla fase progettuale per mantenere l'impianto in sicurezza. Questo rischio idrogeologico aveva scatenato anche il ricorso di alcuni residenti anche se alcuni avanzano dubbi sul fatto che il reale motivo del ricorso fosse il fastidio percepito per un impianto che passasse vicino alle loro case.

Il Commissario di Governo, Arch. Fabio Massimo Saldini ha annunciato la conclusione della procedura negoziata con l’affidamento dei lavori ad una Associazione Temporanea di Imprese costituita da Graffer, Dolomiti Strade ed Ecoedile. L’impianto prevederà l’installazione di 10 piloni, la realizzazione di tre stazioni – valle, intermedia e monte – con 50 cabine da 10 persone capaci di trasportare 2.400 persone all’ora. “Dopo lo Sliding Centre, anche questa sembrava un’opera impossibile tra ricorsi, fughe di notizie e gare deserte. Grazie a una sinergia e a un lavoro di squadra straordinario che ci ha visti impegnati letteralmente giorno e notte, costruiremo la cabinovia Apollonio-Socrepes entro i Giochi 2026. Lo farà, insieme ad Ecoedile e Dolomiti Strade, l’Impresa Graffer che, già nel 1956 a Cortina costruì impianti in occasione delle Olimpiadi, bissando poi ai Giochi di Torino nel 2006 e coronando, così, dopo 70 anni, la sua attività con questa opera sfidante, complessa e che rimarrà una legacy straordinaria per tutto il territorio ampezzano. Ringrazio tutti i miei collaboratori e tutti coloro che ci hanno supportato in questa impresa”.

Certamente si tratta di un'opera importante, sfidante sia per i tempi particolarmente stretti, sia per le difficoltà geologiche da affrontare. Va però chiarito che Graffer non ha mai costruito negli ultimi anni telecabine automatiche, sebbene già 70 anni fa fosse all'avanguardia dal punto di vista della tecnologia impiantistica. La società si occupa generalmente di manutenzioni anche importanti o di riposizionamenti di impianti usati oppure ancora di nuovi impianti fissi. La strada che verrà scelta per questo impianto sarà probabilmente quella dell'acquisto della componentistica da fornitori esterni piuttosto che la produzione in house. Chissà se con la visibilità per la realizzazione di questo impianto riuscirà a minacciare l'attuale duopolio di costruttori.

di Andrea Greco
21 Luglio 2025