3 Cime Dolomiti, il 29 novembre inizia la stagione dello sci
27 Novembre 2025
© Fotografia - Wisthaler.com
Inizia la stagione invernale 2025/26 nel comprensorio 3 Cime/3 Zinnen Dolomiti. Siamo all'estremo nord dell'Alto Adige, al confine con l'Austria, in una delle località del Dolomiti Superski che maggiormente si è migliorata negli ultimi anni con nuovi impianti all'avanguardia e collegamenti interni. Una serie di investimenti e miglioramenti che di anno in anno hanno fatto diventare il comprensorio delle 3 Cime uno dei migliori delle Alpi dove però si riesce ancora a respirare un'atmosfera tranquilla e autentica.
La stagione sciistica inizia il 29 novembre con l'apertura delle prime piste. Poi man mano che le condizioni lo permetteranno apriranno tutti i 115 chilometri di piste serviti da 30 moderni impianti di risalita che collegano sci ai piedi cinque montagne. La ski area è circondata da cinque paesi: Sesto, San Candido, Dobbiaco, Villabassa e Braies dove si respira un'autentica atmosfera alpina e che offrono servizi di altissimo livello. Non per niente il comprensorio 3 Cime Dolomiti è stato nuovamente premiato ai World Ski Awards 2025 come “Italy’s Best Ski Resort”, un importante riconoscimento internazionale che conferma l’elevata qualità dell’offerta e il continuo impegno nello sviluppo del territorio.

Early Skiing
Sciare alle prime ore del mattino è una delle tendenze consolidate sulle nostre montagne. Così il comprensorio 3 Cime Dolomiti propone l'Early Skiing in alcune date (28–31 dicembre 2025, 2–4 gennaio 2026 e 15–20 febbraio 2026) che vedranno gli impianti sul Monte Elmo, allo Stiergarten e sulla Croda Rossa aprire alle 07:30.
La nuova Reinhold Messner Haus Le Dolomiti
Sicuramente da non perdere, tra una sciata e l'altra, è una visita al nuovo museo di Reinhold Messner situato direttamente sul Monte Elmo in quella che era la stazione di arrivo della vecchia funivia. La struttura è stata rigenerata con materiali upcycled e nello spazio espositivo vengono affrontati i temi centrali dell’alpinismo moderno: silenzio, rischio, spirito della montagna e sostenibilità.
