St. Moritz part 1: sleep+ski (senza svenarsi)


di Fabio Bottonelli

Ti vanti di essere uno sciatore esperto e non sei mai stato a St. Moritz? Allora ti manca qualcosa. Una volta (o due) nella vita ci dovresti andare.  Mi tiri fuori La Villa, Cortina, Plan de Corones? (località che io amo alla follia, peraltro). Ahh, puoi tirare fuori tutto quel che vuoi, ma – ripeto – non sai cosa ti perdi: prova tutti e 3 comprensori dell’Engadina! Costa molto, è vero, ma l’esperienza vale tutti i franchi spesi.

Dai scatenatevi! “Eeehhh, ma è la Svizzera è cara!” Vero  (anche se non quanto si pensi, a patto di farsi un po’ furbi, come spiegherò più avanti), ma ripeto: trova l'occasione di sciare a St. Moritz.

Allora, prima di prendermi le aggressioni da haters, neopauperisti e compagnia varia, vediamo come fare a non spendere troppo per sciare a St. Moritz. Premesso che scendendo lungo l’Engadina, da Zuoz in giù, fin verso Scuol e Zernez, si possono trovare boutique hotel, casette e appartamenti un po’ meno cari, la prima dritta – ovvia – è di puntare su gennaio e soprattutto su metà marzo e perfino sui primi di aprile: la quota media delle piste è altissima, la maggior parte stanno fra i 2000 e i 3000 metri. La seconda dritta è presto detta: utilizzare pacchetti e formule che hanno un occhio di riguardo per il pubblico italiano “normale”. Ci sono varie promozioni e tipologie di skipass che consentono di risparmiare fino al 50% sui prezzi (i giornalieri in periodo di punta possono arrivare a 110 euro...). Ma soprattutto bisogna andare a pescare certe strutture ricettive alternative.

Tra queste, un esempio dè l’All in One Hotel Inn Lodge, a Celerina, a 15 minuti a piedi dagli impianti del Corviglia (oppure 3 minuti in bus). (alcune foto degli interni ed esterni nella Gallery)

Un concept di cultura americana, rivisitato in chiave alpina-europea, una sorta di residence alberghiero no frills, ma di carattere e qualità, frutto del progetto architettonico dello studio Fanzun, di Chur, risalente all’anno 2006 (nota a margine: da allora questo hotel è rimasto aperto ogni anno, 365 giorni l’anno!).

Definirei questa struttura ‘spartan-chic’: sulle prime si presenta leggermente ‘duro’ per i nostri standard, ma anche a suo modo easy, colorata, con diverse facilities, quali perfino una sala lavanderia e stireria accessibile a tutti (compresa nel prezzo), parcheggio dedicato gratuito (non è scontato qui), ski room con armadietti riscaldati, ma anche vaschetta per contenere scarpe e scarponi in camera, se si vuole. Tutto a misura di sciatore sportivo

La caratteristica principale del Lodge è che, prenotando in anticipo on line, all’arrivo ti viene data la card che è non solo la chiave della camera, ma anche dello ski room e degli armadietti. La stessa card non perdetela, perchè diventa anche skipass: così il costo dello stesso viene abbattuto a circa 50 euro (contro i 110 ordinari). A proposito: è vero che i prezzi degli skipass in Engadina sono veramente alti, ma a parziale discolpa t consentono anche l’uso illimitato dei mezzi pubblici, compreso i mitici trenini  e tutti gli autobus e che, in generale la dotazione impiantistica a disposizione nei comprensori non è proprio banale (funivie spettacolari, seggiovie ad altissima portata, trenini, funicolari…). Quindi, per fare andare sul concreto, con il pacchetto sleep+ski una coppia per 2 giorni con soggiorno e colazione va a spendere circa 650 euro compreso gli skipass (quindi 325 euro a testa 2 giorni) in uno studio di 27 mq. Ma un gruppo di 4 amici in uno studio di 25 mq può spendere anche solo 40 euro al giorno per il soggiorno con colazione inclusa.

Il target principale del Lodge si rivela quello degli sciatori sportivi, in coppia o a gruppetti, ma anche delle famiglie, in quanto oltre alle classiche stanze doppie (fino a 23 mq), vi sono dei monolocali attrezzati con uso cucina di 27-30 mq (e qui si può risparmiare decisamente, evitando i ristoranti esterni), ideali anche per solo 2 persone. All’ultimo piano ci sono poi miniappartamenti e stanze mansardate con soppalco, più graziose, fino a 4-6 posti, di 33, 40 e 50 mq. In totale sono 53 stanze per 169 posti letto. Non vengono fatte le pulizie giornaliere, se non a richiesta e con supplemento. La colazione, anch’essa essenziale ma funzionale, può essere inserita nel pacchetto sleep+ski e, se presa a parte, vale circa 15 euro al giorno; mentre di sera il baretto bistrot ha un suo perchè. Per i più giovani e i gruppi ci sono anche stanze con bagni in condivisione, più economiche, nella sezione ‘hostel’ (nell’altra ala), 14 camerate con altri 90 posti, con possibilità di affittare la cucina attrezzata.. D’estate, lo stesso concept viene applicato per gli amanti della bici: la struttura diventa Bike Lodge.

Però, rimane il problema del mangiare. Non facile, però anche qui mi permetto di dare qualche consiglio. Prima d tutto non pretendiamo di prendere una bicchier d’acqua o un caffè e di pagare 1 euro come da noi. Si sa che all’estero questo tipo di consumazione vale 4 o 5 euro e che ci ‘suona’ male… Magari prendiamo una birra (dai 6 agli 8 euro, contro i 4 - 6 medi italiani nei rifugi). In generale, privilegiare la cucina tipica, tenendo presente che un piatto unico - per esempio il Rosti - solitamente è molto abbondante e calorico; quindi accontentatevi di una portata,  ve la cavate con 30 40 euro compreso il bere, anziché 60 - 70, e basta e avanza contro la fame e aggiungere un pizzico di gusto e relax . Sulle piste, non ci sono tanti rifugi come da noi, e quei pochi sono anche piuttosto pretenziosi, e allora dico il Gluenetta, rinnovato di recente, con bella terrazza, atmosfera carina, specialità tradizionali: siamo sulle piste del versante Celerina, in ski area Corviglia.

Non sono mai solito consigliare ristoranti italiani all’estero, ma per una volta faccio un’eccezione. Pizza e primi ‘abbastanza italiani’ e più che discreti in un ristorante centrale aperto di recente, il “Riccardo”, che è frequentato anche da gente del posto e addetti ai lavori. Si trova un po’ camuffato dentro l’hotel Piz in Via dal Bagn al 6. Mettere in preventivo prezzi quasi doppi rispetto all’Italia, dai 15 ai 30 euro per le pizze, e dal 20 ai 30 euro per i primi, ma è un buon indirizzo  visto anche l’ambiente simpatico e le porzioni molto abbondanti (anche qui una portata basta).

Fabio Bottonelli

 

*dell'esperienza sci ai piedi da un comprensorio all'altro - Corviglia Piz Nair, Corvatsch, Diavolezza Lagalb, scriverò nei prossimi 2 articoli: part 2 e part 3



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