Dolomiti senza overtourism. Ecco come...

La dimensione, anche nello sci, conta…: ma non è necessariamente il ‘grande’ a dare valore, ma è piuttosto il ‘giusto’. Soprattutto in questi tempi di overtourism – reale o percepito che sia. Infatti non sono molte le stazioni sciistiche delle Dolomiti dove la magia invernale, la tranquillità, lo spettacolo naturale si coniugano perfettamente con il tasso tecnico, i servizi di livello sia per le famiglie che per i più sportivi, e la varietà di proposte (passeggiate, wellness, gastronomia, slittino) per il ‘non sci’. E con prezzi ancora ragionevoli, senza una folla esagerata. Ebbene, questa zona sciistica esiste davvero ed è entrata da qualche anno nel novero delle mie preferite (lasciatemene vantare: ne scrivo da decenni e ho contribuito nel mio piccolo a lanciarla in un recente passato). Proprio perché è grande quanto basta per poter girovagare da una valle all’altra in un vero carosello sciistico, cosa che rientra pienamente nella filosofia vincente del Dolomiti Superski, ma anche piccola quanto basta per potersi ritrovare con la famiglia, e i partner durante la giornata, alla base, o in una delle tante baite.
Siamo fra la Valle Isarco e l’inizio della Val Pusteria, in Alto Adige, non distante da Bressanone e il posto si chiama… Gitschberg-Jochtal Rio Pusteria.
Scommetto che il nome non vi suona troppo familiare. In passato si usava chiamare Maranza-Valles (dal nome dei due paesini interessati dalla ski area), ma recentemente c’è stata una sorta di rebranding che predilige il nome in tedesco delle due località unito a quello del paese principale sottostante, Rio Pusteria. Ma fateci caso, non è poi un posto così misterioso e perso: quando sull’A22 del Brennero guidate verso nord dopo Bolzano, le sue piste da sci si scorgono là in alto su una caratteristica montagna a punta. Scoprirete che è proprio la cima del Gitschberg, 2510 m, culmine di un comprensorio da 55 km di piste, dalla conformazione felice e molto varia, perchè baciata un soleggiamento fantastico anche nel solitamente ombroso mese di dicembre, grazie all’esposizione e all’ampiezza della vallata sottostante: strepitosa la vista verso il sud sulla conca di Bressanone e sulla Val Pusteria.
Ma vediamo di fare assieme una rapida carrellata sci ai piedi del comprensorio. L’accesso della stazione in auto è rapidissimo, grazie all’uscita autostradale Bressanone Val Pusteria. In pochi minuti di ottima strada panoramica si sale a Maranza/Gitschberg oppure a Valles/Jochtal. L’area presenta ampie piste, con cambi di pendenza e varietà di terreni, in parte nel bosco, in parte in pascoli aperti. Per esempio il muro della Gitschberg, ‘sospeso’ e affacciato a sud, nonostante l’esposizione soleggiata ha neve sempre perfetta grazie all’altitudine di 2500 metri. Probabilmente questa è una delle piste più spettacolari delle Dolomiti in quanto ad apertura e sensazione ‘aerea’, sembra veramente di ‘buttarsi’ nel vuoto. Ancora, da non perdere la Sergerwiese, una nera nel bosco con intrigante lieve contropendenza nel tratto finale, servita dalla recentemente costruita cabinovia Ski Express. Un’altra particolarità di Maranza sono le accoglienti e tipiche baite disseminate sulle piste. Maranza ‘paese’ è delizioso per soggiornare. Giace sparso su una sorta di balconata naturale intorno ai 1300-1400 metri, cosparsa di grandi e piccole strutture di eccellenza (tra cui alcuni hotel nuovissimi e tendenti al lussuoso). I sentieri dell‘Altfasstal da Maranza invitano poi a passeggiate a piedi con le racchette da neve o semplicemente con gli scarponcini (o gli sci di fondo).
A Valles/Jochtal paese, assurto a una certa fama recente grazie anche ai ritiri estivi del Bologna FC, si può arrivare con una comoda strada e non solo ovviamente via sci. Gli impianti si diramano su due lati. Sulla destra specie nella parte bassa della ski area, i tracciati sono larghi e abbastanza rilassanti e arrivano a ridosso del paese, fra gli alberghi (alcuni dei quali ski in ski out). Questa è la parte direttamente collegata a Maranza/Gitschberg mediante le cabinovie Schillingbahn e la Gaisjoch che sorvola la valle di Altafossa (non c’è pista da sci sotto) permettendo a tutti di completare nel senso preferito il carosello sciistico tra i due versanti. Sulla sinistra invece si sale verso un altopiano panoramico sui 2000 - 2100 metri con l’impianto Jochtal. Si troveranno alcune varianti impegnative in quota e piste di ritorno a valle abbastanza ostiche ma ugualmente divertenti come la Talabfahrt, ricca di curvoni improvvisi. Veramente da brividi – non per tutti quindi – il muro della Joechl. Ma niente paura. Sul plateau in quota comode seggiovie come la Hinterberg e la Steiner Mandeln servono larghi tracciati azzurri e rossi. Non lontano dalle piste battute c'è un'altra piattaforma panoramica raggiungibile anche dai pedoni. La stazione sciistica è considerata al top in Alto Adige nell’approccio ai bambini, grazie ai kid park, ai pendii aperti vicini agli alberghi e alle scuole sci specializzate.
Valles è tutta da scoprire anche dal punto di vista gastronomico, grazie alle numerose baite tipiche in posizioni panoramiche, come lo Jochtal Bergrestaurant, edificio energeticamente sostenibile rivisitato in chiave contemporanea, oppure la Anratterhutte, dispensatrice di forti sapori tipici.
Ma la vera chicca è la fiabesca Malga Fane, che si può raggiungere a piedi su una stradina innevata (da cui poi si può scendere in slittino). Nessuna descrizione, per lasciarvi l’effetto wow: pura bellezza.
Fabio Bottonelli