Goggia ricorda Franzoso: "Quando hanno detto il tuo nome ha iniziato a nevicare"
04 Ottobre 2025

© Fotografia - Fisi Pentaphoto - Sofia Goggia
Un ringraziamento ai colleghi della squadra maschile Bosca, Schieder e Casse e un commosso ricordo per Matteo Franzoso.
Sofia Goggia ha chiuso la trasferta a La Parva, in Cile, dove si è allenata negli ultimi giorni, con un lungo post sui social network. Nelle parole della campionessa bergamasca, sempre attenta e riflessiva, viene sottolineato il sostegno ricevuto dai compagni e da tutto lo staff che è stato con lei a La Parva e un magnifico ricordo di Matteo, morto il 15 settembre proprio in seguito un incidente su quelle piste.
"Gugu, Schidi, Matti: Grazie Ragazzi. Perché avete avuto coraggio e mi avete ricordato cosa significhi averlo; perché restando abbiamo potuto affrontare insieme la paura. Perché ancora a Ushuaia, sentendomi profondamente scossa, mi ero posta tante domande e la decisione di raggiungervi comunque a La Parva si è rivelata per me di difficile gestione emotiva; sapere che sareste rimasti, mi ha dato forza. Allenarmi con Voi è stato un privilegio. E grazie anche a tutto lo staff maschile per il lavoro svolto", si legge nel post di Sofia, uno scritto come sempre articolato e profondo.
"Caro Matteo, la comunità di Farellones ti ha dedicato una toccante commemorazione, eravamo in tanti fuori da quella chiesetta per salutarti, c’era nebbia quel pomeriggio e quando hanno pronunciato il tuo nome ha iniziato a nevicare... I tuoi compagni hanno realizzato una croce con i pezzi della staccionata che hai rotto nell’impatto. Sia il primo giorno che anche l’ultimo, ad allenamenti conclusi, mi sono fermata, a quella Croce. Mi sono seduta lì in quello che è stato un momento di raccoglimento interiore; mi sono fatta il segno della croce, ho rivolto il palmo delle mani in su recitando per te più volte il Padre Nostro, le lacrime mi rigavano il viso. Caro Matteo, mi dispiace tanto, tantissimo per quello che ti è successo... la tua assenza si è tramutata in presenza, una presenza costante che permarrà nelle nostre menti e nei nostri cuori. È stato un raduno estremamente complicato ma sentirsi cosi uniti e solidali e continuare a lavorare per quel sogno che inseguivi anche tu ci ha supportato nella nostra pur difficile quotidianità".