ITALIA - Torna a crescere il turismo invernale

04 Luglio 2014


Torna il sereno sul turismo invernale italiano. Nonostante un inverno con numerosi weekend rovinati dal brutto tempo ma con una quantità di neve che non si ricordava da anni, la stagione invernale appena conclusa ha registrato un aumento apprezzabile delle presenze e del fatturato ben sopra oltre la crescita del PIL italiano. Si tratta di +2,9% delle presenze ed un incremento del fatturato del +2,8% rispetto ai dati dello scorso anno. “La ‘montagna bianca’ mostra i primi segnali di una possibile ripresa del comparto che nell’inverno 2013/2014 ha recuperato, nel suo complesso, una quota economica di rilievo, pari a 264 milioni di euro, portando il fatturato del settore a 9 miliardi 781 milioni” spiega il ricercatore responsabile Massimo Feruzzi (Jfc).

Secondo i dati pubblicati da Skipass Panorama Turismo, ottenuti dal monitoraggio di un campione di 56 stazioni sciistiche, a farla da padrone sono ancora le famiglie con bambini (43,5% degli ospiti nel periodo Natale-Epifania) e  gli ospiti stranieri che rappresentano il 53,4% della clientela: in testa quelli provenienti da Germania, Gran Bretagna (nazione che ha registrato il maggior incremento) e Russia. La durata del soggiorno sulla neve è stata in media di 4,3 giorni, in leggero calo rispetto ai 4,5 giorni della passata stagione invernale, mentre il prezzo medio per persona per una settimana bianca è stato di 545,21 euro, contro i 525 euro dell’inverno 2012/2013. Ed è proprio il rapporto qualità-prezzo il fattore che ha condizionato la scelta della destinazione (49,1%), seguito da promozioni, tariffe e sconti. Ancora sul fronte dei prezzi, il 69,2% delle strutture ricettive ha applicato aumenti tra lo 0,1% e il 3%, mentre, a livello nazionale, la media di incremento del costo dello skipass e delle tariffe delle scuole sci sono pari rispettivamente al +2,5% e al +1,8%.

“Il comparto della ‘montagna bianca’ è quello più complesso nel panorama del turismo nazionale. La filiera è composta da un’enormità di aziende e di servizi molto articolati – prosegue Feruzzi – I segnali positivi registrati nell’inverno 2013/2014 sono discontinui sul territorio nazionale e a volte anche all’interno della stessa destinazione turistica: a fronte di località e aziende che hanno conquistato market share ci sono realtà che continuano a perdere quote di mercato. Occorre un’accelerazione strategica che punti sulla qualità dei servizi, sull’innovazione culturale e sullo spirito creativo”.
 

 

di Andrea Greco
04 Luglio 2014

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