Anna Fenninger. Il ghepardo delle nevi

05 Febbraio 2015

Dal nostro inviato a Vail - Beaver Creek Un profilo leggero e slanciato, naturalmente selezionato ed evoluto per un solo obiettivo. Quello di correre più veloce della sua preda. Falcata molto ampia, il ghepardo, con la sua velocità massima di 120 chilometri all’ora, è il felino più veloce al mondo. Ma oltre ad essere un cacciatore preciso e spietato, il ghepardo – con il suo mantello maculato e i suoi occhi magnetici – è anche uno degli animali più eleganti in assoluto. Non stupisce più di tanto che una delle icone di eleganza e raffinatezza dell’intero circo bianco, ovvero l’austriaca Anna Fenninger (medaglia d’oro nel super gigante di Vail – Beaver Creek 2015 e l’anno scorso anche alle Olimpiadi di Sochi), abbia deciso di affiancare il suo volto a quello del mammifero africano. La campionessa austriaca ha iniziato ad essere associata al ghepardo due anni fa, in occasione di un viaggio in Namibia per promuovere il Cheetah Conservation Fund, la più ampia organizzazione mondiale per la salvaguardia del ghepardo allo stato selvatico (Cheetah in inglese) fondata dalla dottoressa Laurie Marker nel 1990. Per dare continuità al progetto di protezione di questo animale, Fanninger quest’inverno ha rilanciato il suo impegno organizzando una vendita all’asta di alcuni suoi caschi marchiati Bollé. Dai viaggi in Namibia di Fenninger in Namibia, ne uscirono diversi servizi fotografici firmati dal fotografo tedesco Thomas Kettner decisamente “all’avanguardia” per una campionessa di sci. Ma oltre all’immagine estetica ricercata, dopo la prova nel super gigante di Beaver Creek di martedì, Fenninger ha contribuito ancora di più alla sua associazione con il ghepardo. La sua discesa è stata come lo scatto del felino verso l’obiettivo: velocità, potenza e precisione hanno fatto sì che l’atleta austriaca fosse la migliore al traguardo. Spietata, ha mostrato denti e artigli su una pista – la Raptor (rapace) – che deve essere sì attaccata con grinta e determinazione, ma anche con la lucidità e la freddezza dei predatori che viaggiano a più di 100 chilometri all’ora. Nicola Busca Tutte le foto sono state realizzate da Thomas Kettner

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