L’Alpine Hotel Gran Fodá di San Vigilio di Marebbe diventa biohotel
05 Novembre 2025
L’Alpine Hotel Gran Fodá situato a 1780 metri di quota, direttamente sulle piste del Passo Furcia a San Vigilio di Marebbe, la più recente struttura di "Casa Costa", diventa ufficialmente un Biohotel
"Una scelta naturale che conferma l’impegno verso un turismo consapevole, rispettoso dell’ambiente, della persona e della cultura alpina". si legge in una nota di Casa Costa 1956, creazione di Michil Costa la cui idea di turismo è legato a un’ospitalità gentile e consapevole, esclusiva ma senza fronzoli, a sostegno del bene comune.
Diventare un Biohotel significa esserlo al 100%, così il giovane direttore Victor Mejia, ha avviato la transizione acquistando solo prodotti certificati biologici. Da qui è nata l'adesione alla rete Biohotels nata più di venti anni fa e che oggi unisce strutture d’eccellenza in tutta Europa dove sono valori comuni il rispetto per l’ambiente, l'autenticità e l'attenzione alla persona. Per diventare biohotel serve anche una gestione energetica efficiente, un equilibrio tra vita e lavoro per il team, e servizi rispettosi dell’ambiente e del territorio.

“Per il Gran Fodá entrare nella rete Biohotels è stata una scelta naturale, in linea con il percorso già intrapreso a livello di destinazione, con San Vigilio di Marebbe, prima località in Alto Adige–Südtirol ad essere certificata dal GSTC – Global Sustainable Tourism Council.” ha commentato Nicolò Bagna, General Manager del gruppo Casa Costa 1956.
E come sottolinea il vulcanico patron Michil Costa: “Il Biohotel Gran Fodà rappresenta la nostra visione di un’ospitalità consapevole: un modo di abitare la montagna con rispetto e gratitudine, dove il turismo rigenerativo diventa un gesto quotidiano verso la natura, gli ospiti e la comunità che ci circonda.”
