VAL DI FIEMME - Verso un quarto mondiale di sci di fondo?

23 Novembre 2016


In Val di Fiemme si discute dell'opportunità di ospitare un nuovo mondiale di sci nordico. Sarebbe il quarto, dopo le edizioni ospitate nel 1991, nel 2003 e nel 2013. Le date su cui si sta ipotizzando sarebbero quelle del 2025 o nel 2027. Per ora si tratta di ipotesi, fatte in un momento di condivisione pubblico titolato "Vogliamo davvero il quarto Mondiale?", alla presenza di personalità di primo piano, dal presidente della Fisi Flavio Roda, agli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini, a Tito Giovannini manager di Infront, fino ai "padroni di casa" Pietro De Godenz e Bruno Felicetti, presidente di Nordic Ski Fiemme, sodalizio che sta preparando la prossima finale del Tour de Ski del 7 e 8 gennaio ed il triplo appuntamento di Combinata Nordica dal 13 al 15 gennaio. "L'idea di far crescere la valle come area per lo sci nordico nasce dal senso di comunità diffuso, e da personaggi come Micheletti e Nones che hanno portato a pensare a una sede per le competizioni di sci nordico, che fosse diversa da quelle tradizionali del Nord Europa - ha commentato Mauro Gilmozzi, assessore della provincia di Trento alle infrastrutture e all'ambiente - Una macchina organizzativa sempre efficiente e l'aiuto delle istituzioni politiche hanno permesso di ottenere già tre edizioni dei Campionati Mondiali. L'obiettivo non era solo quello di ottenere i Mondiali, ma soprattutto quello di permettere lo sviluppo socio-economico della Val di Fiemme". Anche il Presidente della FISI, Flavio Roda, si è dichiarato favorevole al quarto Mondiale. "A livello internazionale c'è un importante riconoscimento all'organizzazione fiemmese - ha spiegato il numero uno della Federsci - non solo per quello che riguarda i Mondiali, ma per tutte le manifestazioni, comprese quelle definite 'minori'. È importante costruire una candidatura condivisa con le altre nazioni in modo che sia fin da subito vincente. La Federazione ha fatto scelte importanti negli ultimi anni: si è rinnovata nell'immagine e si è resa appetibile per nuovi sponsor che hanno portato nuove risorse da investire nell'attività agonistica. È stata ridisegnata l'organizzazione tecnica complessiva, con la creazione della figura del direttore sportivo, che è coadiuvato da direttori tecnici di alto livello. Ne è un esempio il salto, dove l'Italia vanta uno dei tecnici più importanti al mondo. Ora si può essere ottimisti per il futuro, e in particolare per il futuro dello sci nordico, anche grazie alla creazione del Centro federale che sarà una palestra importante per i più giovani". Forte anche del successo di pubblico dell'ultima edizione, che è stata vista da oltre 600 milioni di persone nel mondo, ora la palla passa ai fiemmesi.

di Andrea Greco
23 Novembre 2016

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