In Austria si è sciato ma il fatturato è crollato del 90%

23 Aprile 2021

© Fotografia - Tiroler Zugspitz Arena


L'Austria è uno dei pochi paesi che ha aperto le stazioni sciistiche nonostante la pandemia di Covid.19. Le piste e gli impianti, con qualche eccezione come Ischgl, sono state aperte a partire dalle vacanze di Natale, anche se vi si potevano recare solo i residenti. Proprio questo fatto ha determinato un crollo verticale nei fatturati.

Secondo quanto ha spiegato il presidente degli impiantisti austriaci, Franz Hoerl, interpellato dall'agenzia Apa, il calo dei fatturati è stato del 90%, per perdite che superano il miliardo di euro. Il fatturato dello sci in Austria quest'inverno è stato infatti di soli 143,5 milioni conto 1,4 miliardi fatto segnare lo scorso anno, nonostante la stagione si stata chiusa con mese d'anticipo proprio a causa del primo lockdown.

Perdite più contenute, attorno al 50%, sono state registrate nei piccoli comprensori, ovvero quelli che già basavano buona parte delle entrate sul turismo sciistico "mordi e fuggi" di prossimità.

 

SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SU TELEGRAM

di Redazione DoveSciare.it
23 Aprile 2021

Commenti sull'articolo