Franzoso, i messaggi commossi dei compagni. Lorenzi: "salutami la mia Mati"

16 Settembre 2025

© Fotografia - Fisi Pentaphoto - Matteo Franzoso


Matteo Franzoso oggi avrebbe compiuto 26 anni. Invece si è spento il 15 settembre in una clinica di Santiago del Cile dove era stato ricoverato dopo la fatale caduta in allenamento sulle piste da sci di La Parva. 

Oggi la Fisi ha riportato i commenti emozionati di molti compagni di Franzoso. A partire dal compagno di camera durante le lunghe trasferte con cui aveva esordito in Coppa del mondo, Giovanni Franzoni.  

“Sappi che d’ora in poi porterò la tua vitalità sempre con me e sarò sempre grato per le piccole cose quotidiane che ognuno di noi vive… ogni mia curva sarà anche tua, scieremo insieme ogni gara e ogni allenamento portando avanti quel sogno che abbiamo sempre condiviso….C’è chi pensa che sia uno sport ingiusto e crudele, io penso che è stato ciò che ci ha fatto conoscere e diventare amici e questo per me è ciò che conta di più, i legami e i ricordi che ho di noi due”. 

Mattia Casse ha racontato un andeddoto relativo al suo podio di Wengen: “Sei stato il primo ad abbracciami e a dirmi bravo, mi hai alzato come se fossi una piuma ed eri felice come un bambino…”. Solare, gioviale, vitale, questo il carattere di Matteo che traspare dai racconti di amici e compagni Benjamin Alliod: “Oltre ad essere un compagno di squadra sei stato un grande amico, che condivideva la mia stessa passione e gli stessi sogni. Molto spesso ci chiedevamo 'Ma perché non facciamo slalom? Siamo più forti che in velocità'. Non sai quanto darei perché fosse stato così”. 

Nelle scorse ore si è espressa anche la sciatrice Lucrezia Lorenzi, che poco meno di un anno fa aveva perso la sorella Matilde per un incidente sigli sci mentre si allenava in Val Senales. Lucrezia in una storia su Instagram ha scritto:  "È arrivato il momento di fermarsi. Le parole 'fatalità, disgrazia' non sono presenti nel vocabolario di un atleta professionista non si può partire per andare a sciare e non tornare più a casa... Ciao Matte, salutami tanto la mia Mati".

Tra chi è intervenuto nelle ultime ore c'è anche il mito della velocità azzurra, Kristian Gehdina: "I nuovi sci sono troppo veloci, specie in curva. È ora di cambiarli!", ha spiegato.

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di Redazione DoveSciare.it
16 Settembre 2025