Pejo tra terme, storia e i 3000 metri della Val della Mite


Un gioiello incastonato all'ombra del Monte Vioz nell'Alta Val di Sole, una super pista e tutto il necessario per godere di una rilassante vacanza in montagna.

Pejo è una piccola località sciistica con un grande highlight, la pista che scende per la Valle del Mite, un dislivello importante che fa da biglietto da visita per questa stazione sciistica che si isola un po' per natura e posizione dalle grandi stazioni vicine, Pontedilegno - Tonale e Folgarida -MarillevaMadonna di Campiglio. Questi due giganti del turismo invernale, a cavallo tra la trentina Val di Sole e la lombarda Valcamonica, sono uniti dalla strada statale 42 del Tonale e della Mendola. Percorrendo questa strada dal Trentino verso la Lombardia, giunti a Fucine di Ossana, si gira a destra e ci si incunea nella Val di Pejo coperta da entrambi i lati da boschi di abete rosso e con il Monte Vioz che, con i suoi 3645 metri, chiude la prospettiva verso nord.

Siamo nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, in un contesto naturalistico di grande valore; dal 2002 la zona è stata riconosciuta dalle istituzioni come Ecomuseo della Valle di Pejo. Questo significa che i 7 borghi locali hanno intrapreso tutta una serie di iniziative volte a preservare le tradizioni e l'integrità naturale di questi luoghi. Si può così visitare casa Grazioli a Strombiano che custodisce struttura e arredi risalenti ai secoli passati, godersi gli affreschi seicenteschi della chiesa parrocchiale di Cogolo o il Caseificio Turnario di Pejo dove il formaggio locale Casolet è ancora prodotto con metodi tradizionali. Pejo Fonti è infine una rinomata e storica località termale: le prime testimonianze dell'uso dei “bagni” risalgono al XVI secolo.

Eco è anche il mood che da quest'anno la località ha scelto per identificarsi nel panorama turistico inverale. Non si tratta solo di marketing, ma di una precisa scelta: diventare la prima località sciistica italiana plastic free.

D'inverno è ovviamente lo sci l'attività attorno a cui ruota tutta l'economia della Valle. Il comprensorio è piccolo e dimensionato per un turista che ricerchi qualcosa di diverso dal prodotto-sci di massa. Posizionatasi negli anni passati come ski area tranquilla e particolarmente adatta alle vacanze sulla neve per la famiglia, tutto è cambiato nel 2011 con la realizzazione del funifor che porta fino a 3000 metri e ha permesso la riapertura, dopo anni di abbandono, della pista della Val della Mite. Ora Pejo, grazie a questo tracciato, è una località da non perdere. La pista Val della Mite scende in campo aperto seguendo la naturale conformazione del terreno, un pistone d'alta quota con neve sempre al top, cambi di pendenza e due muri principali nella parte iniziale e nella parte finale della pista, prima di spianare in prossimità del rifugio Doss dei Cembri. Da qui si può proseguire verso la seggiovia Saroden - Cima Vioz (novità impiantistica più recente del comprensorio, realizzata nel 2017) oppure proseguire sulla pista Variante dei Monti che porta in località Tarlenta e quindi, con altre due piste, la rossa Tarlenta e la blu Mezoli, si arriva fino a Pejo Fonti da dove partono gli impianti.

Sommando queste piste si ottiene un tracciato lunghissimo, con 1600 metri di dislivello e 8 chilometri di sviluppo. In più dalla stagione 2017/2018 la pista Val della Mite è completamente coperta da innevamento programmato mentre in precedenza si fermava a 2500 metri, lasciando quindi tutta la parte più alta della pista scoperta. C'è da dire che a questa altezza l'innevamento naturale è generalmente molto abbondante ma ora, con i cannoni che coprono tutta la lunghezza della pista fino a 3000 metri, Pejo può più agevolmente programmare l'apertura degli impianti a inizio stagione garantendo la sciabilità della sua pista più iconica.

Chi sceglie questa località per una settimana bianca si trova, tra l'altro, in un luogo strategico per esplorare anche altre località sciistiche della zona: con 10 minuti di auto si arriva a Marilleva da cui si accede allo sterminato comprensorio che vi permette di arrivare sci ai piedi fino a Madonna di Campiglio e Pinzolo. In meno di mezz'ora si è invece al Passo del Tonale con la possibilità di spaziare dai 3000 metri del ghiacciaio Presena fino a Pontedilegno e Temù.

 

(Francesco Lovati)