Il Ranger Smith esiste per davvero e sa anche sciare!

05 Febbraio 2015

Dal nostro inviato a Vail - Beaver Creek Nei cartoni animati di Yoghi e Bubu, il Ranger Smith era l’autorità che nel Parco di Jellystone cercava di ostacolare la ricerca di miele e spuntini dei due elegantissimi orsi bruni. Nella realtà, per trovare i ranger che hanno ispirato la figura immaginata da Hanna Barbera negli anni ’50, non è necessario avventurarsi nei grandi parchi naturali americani, di cui Yellowstone rappresentava la versione animata di Yellowstone. Anche nelle più contenute foreste naturali di proprietà statali, e nei comprensori sciistici ricavati entro i loro ettari, infatti, è possibile farsi accompagnare dal Ranger Smith (in questo caso, il nome della versione reale è di pura fantasia) alla scoperta della flora e della fauna locale. L’unica consegna e quella di farsi trovare alle ore 13 all’arrivo della seggiovia numero 8 di Beaver Creek (Colorado), altrimenti conosciuta come Cinch. Il Ranger Smith sarà quindi ben disposto ad accompagnarvi alla scoperta del fantastico mondo di Yoghi e Bubu. Nel tour accompagnato (e gratuito) di 40 minuti sulle piste più occidentali del comprensorio americano, potrete scoprire quali specie di alberi hanno colonizzato maggiormente questa zona del Colorado (e perché a queste latitudini vi siano foreste anche a 3000 metri) e sfatare alcuni tabù sulla vita degli orsi bruni. Innanzitutto, imparerete che è raro incontrarne uno sulle piste o nei fuoripista del comprensorio (anche se i video del genere su YouTube abbondano): questo perché di inverno preferiscono sprofondare in un pesante sonno per passare la stagione più dura dell’anno rallentando il loro metabolismo (riescono ad abbassare il proprio battito cardiaco fino a 10 pulsazioni al minuto), e perché il loro numero – a causa della maggiore presenza dell’uomo rispetto ad altri stati come il Montana – negli ultimi anni è calato drasticamente. Il Ranger Smith vi dirà anche una cosa molto curiosa sulla marmotta: «il loro letargo (vero, non come quello dell’orso, che ha un sonno molto pesante) è così profondo che durante l’inverno questi animali “spengono” completamente il cervello. Anche se le prendete a schiaffi più volte, queste non faranno una piega e continueranno indisturbate nel loro riposino». Nicola Busca

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