VIALATTEA - Addio skipass stagionale, il futuro è "paghi quanto scii"

16 Aprile 2016


L'annus horribilis dello sci, che ha colpito particolarmente le valli alpine più sfortuate (e quelle meno attrezzate). Nei comprensori che fanno capo alla Via Lattea (Sestriere, San Sicario, Sauze d'Oulx, Cesana e Claviere) la situazione è stata particolarmente complicata, vuoi per temperature che hanno impedito di innevare artificialmente, per la neve che per i primi mesi dell'inverno non si è mai vista... Fatto sta che chi aveva acquistato lo skipass stagionale si era a più riprese lamentato per l'esiguo numero di piste disponibili, in particolare nel periodo di Natale, ma anche nelle settimane immediatamente successive. Solo nelle ultimi due mesi, con l'arrivo delle nevicate, la situazione si è normalizzata, ma questo inverno "disgraziato" sta portando a una riflessione sul futuro degli skipass stagionali, formula da anni nelle abitudini dei "frequent skiers" ma che alcune località, come la Via Lattea stessa, stanno pensando di modificare. Secondo quanto spiega La Stampa, che riporta le dichiarazioni della dirigenza della Sestrieres Spa, sarebbe allo studio uno skipass a consumo: si paga fino a un certo numero di giorni (22 circa), poi si scia gratis. Insomma, il prezzo dello stagionale lo si paga solo quando effettivamente ammortizzato. Il tutto sarebbe gestito in automatico dai tornelli agli impianti, sulla falsa riga del sistema utilizzato già da alcuni servizi che offrono il calcolo dello skipass "a consumo".

di Andrea Greco
16 Aprile 2016

Località di cui si parla nell’articolo:

VialatteaSestriereClaviereSauze d'OulxCesana TorineseSansicario

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