CANDANCHU - La più bella stazione ferroviaria spagnola sarà un 5 stelle vicino alle piste

13 Gennaio 2022


Va tanto di moda parlare di sostenibilità e andare a sciare in treno ma va anche detto che esistono due generi di stazioni di montagna - quella che porta semplicemente gli sciatori in paese e quella che è direttamente collegata con gli impianti di risalita. Al primo genere appartengono stazioni celebri come quella di Zermatt (unico accesso al paese, dato che è questa parte del Vallese è car-free da sempre) e quella di St.Moritz (particolarmente frequentata dagli italiani perchè capolinea del Bernina Express, il trenino rosso che arriva da Tirano), la Gare de Chamonix e quella di Innsbruck che riceve anche parecchi treni da tutto il Tirolo (soprattutto da Seefeld) nonchè le linee stradali da tutte le valli laterali, dalla Piztal come dalla Zillertal. e da qui parte anche il leggendario tram che arriva allo Stubai. Al secondo genere appartengono invece le stazioni di Fiesch, sempre nel Vallese svizzero, nella zona dell'Aletsch Arena, e quelle pusteresi di Perca e soprattutto di Versciaco dove si scende dal treno sulla banchina, si attraversa la stazione con gli scarponi ai piedi e si entra direttamente in funivia per accedere rispettivamente alle piste di Fiescheralp e Bettmeralp, a quelle di Kronplatz e a quelle del comprensorio delle Drei Zinnen.

candanchu

Detto questo, nell'attesa infinita di averne una anche a Cortina, a Bormio e a Courmayeur, c'è una "stazione per sciatori" che ha un fascino e una storia irripetibile. É la Stazione di Canfranc, in Spagna, sui Pirenei a circa 5 km dagli impianti di risalita dello Ski Resort di Candanchu (50 km di piste), nella regione dell'Alta Aragona, proprio sul confine con la Francia a oltre 1000 metri di quota. Questa stazione non ha un presente ma ha solo un passato degno di un romanzo d'avventura e un futuro pieno di speranza. Al momento della sua costruzione, questa era la seconda stazione più grande d'Europa e, nelle intenzioni degli Spagnoli, doveva essere la porta d'ingresso per il continente verso la Penisola Iberica. Fu infatti inaugurata nel 1928 da Re Alfonso XIII lungo la ferrovia che attraversava un lungo tunnel scavato in quegli anni sotto le montagne tra Francia e Spagna ma la sua attività durò meno di dieci anni quando, in previsione del secondo conflitto mondiale, la monarchia chiuse i confini preferendo un regime di autarchia. A partire dagli anni '50 il traffico fu minimo fino al 1970 quando un deragliamento pose fine alla sua storia. La stazione però è ancora oggi un monumento: costruita in stile liberty con abbondanza di ferro battuto e vetro, misura 241 metri (la sola banchina arriva a 200) con 150 porte d'accesso e oltre 350 finestre e la sua storia racconta di merci in arrivo da ogni parte del mondo ma anche di spie, fughe rocambolesche di prigionieri e di giocatori d'azzardo che perdevano fortune nel locale casinò, storie di contrabbandieri, di artisti e probabilmente anche di sciatori. Ora non solo è stato deciso il ripristino della linea ferroviaria dalla Francia ma è stato anche approvato e finanziato un progetto di ristrutturazione che trasformerà a breve parte della stazione in un albergo a cinque stelle della catena Barcelò a cui si aggiungerà un piccolo museo, un centro congressi, uffici, ristoranti e la nuova stazione stessa. Gli sciatori ringraziano.

di Enrico Maria Corno
13 Gennaio 2022

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