SCI e COVID - Roda: La montagna deve vivere

26 Novembre 2020

© Fotografia - Cortina d'Ampezzo


Il presidente della Fisi, Flavio Roda, ha espresso tutta la sua preoccupazione circa la decisione del Governo di non apire le stazioni sciistiche a Natale. Lo ha fatto con una lettera aperta pubblicata su La Gazzetta dello Sport.

"Se lo sci turistico no partisse - si legge nella lettera del presidente della Federsci -, se la montagna davvero rimanesse vuota, nessun servizio ovviamente aprirebbe. Nessun imprenditore spenderà dei soldi per predisporre strutture che non potranno accogliere nessuno. Di conseguenza il mondo della montagna sarebbe un deserto e anche i nostri atleti - per la cui preparazione sono stati investiti molti denari - dove andrebbero ad alloggiare? Come potranno salire in cima alle piste per potersi allenare?

Bisogna essere consapevoli del momento difficile e dei rischi, ma non si può dare un colpo così duro a un intero settore: “Di una cosa siamo certi: la montagna va riaperta a tutti: agli agonisti e ai turisti. Certo, nel rispetto delle regole, che già esistono e vanno solo approvate” 

E infine un appello al Governo che se non aprirà si assumerà enormi responsabilità:

Se il governo proseguirà sulla linea dell’intransigenza e continuerà a pensare alla montagna solo come luogo per ammucchiate ai rifugi o ai tornelli d’ingresso delle cabinovie si assumerà una grossa responsabilità: quella di aver spento la luce sullo spettacolo più bello che le nostre Alpi e il nostro Appennino offrono al mondo. E dopo un danno del genere, con quale coraggio si potrà continuare a parlare delle meraviglie dell’Olimpiade 2026?”

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di Redazione DoveSciare.it
26 Novembre 2020

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